Ultima modifica 16 Giugno 2023
Avete presente quando vostro figlio ha la febbre per la prima volta e tu neo-mamma, del primo primo figlio, entri nel panico come se avesse tutte insieme le piaghe d’ Egitto? Ecco, a me è capitato. E credo di essere in buona compagnia.
Che Giungla Questa Febbre
La febbre nel bambino è un evento frequente, comune, e in genere non grave. E che niente ha a che vedere con l’influenza. L’ agenzia SWG, patrocinata dalla Casa Pediatrica Fatebenefratelli-Sacco, ha evidenziato il comportamento delle mamme davanti ad episodi di febbre dei propri figli.
Febbre: mamme apprensive e ancora legate ai rimedi della nonna.
In occasione dell’ evento educational “Che Giungla Questa Febbre” emerge infatti questa fotografia della mamma italiana.
La ricerca ha analizzato il comportamento di un campione rappresentativo di donne italiane con figli tra 0 e 10 anni alle prese con eventi febbrili dei propri piccoli.
Ed eccoci qui, noi mamme chiocce italiane.
Una su 4 di noi infatti, dice l’indagine, è risultata essere molto apprensiva in occasione dell’innalzamento di temperatura del figlio. Sembrerebbe addirittura che oltre al pediatra le mamme facciano troppo spesso ricorso al pronto soccorso: nonostante la ricerca evidenzi che ben l’88% delle mamme sappia che la febbre è un meccanismo di difesa dell’organismo.
Ma sulla carta è una cosa. Nella realtà invece non riusciamo a gestire i sintomi della febbre dei bambini.
Anzi, riescono. Perchè personalmente rientro nella categoria del 75% di mamme che non ha mai portato il proprio bambino al pronto soccorso per una febbre.
Altro dato che risulta dalla ricerca è che il 59% delle mamme non sa quando misurare la temperatura e quando si inizia a parlare di febbre.
Anche il “dove” ha trovato impreparate molte di noi.
Dove si misura le febbre?
La temperatura deve essere misurata ponendo il termometro sotto l’ascella o con un termometro a infrarossi, e non sotto la lingua o con misurazioni rettali.
Cosa fare se nostro figlio ha la febbre
Nonostante la propensione delle mamme ad essere informate, emancipate e “moderne“, l’81% di noi si affida ancora ai rimedi della nonna in caso di febbre dei bambini.
Spugnature di alcol, borsa del ghiaccio o acqua sulla testa polsi e caviglie le più gettonate.
Che oltre a non essere efficaci potrebbero addirittura peggiorare la situazione. Non vestiteli troppo e non fateli stare vicino a fonti di calore.
Date un occhio a questo pratico schema:
Il Dottor Jacopo Pagani, responsabile del servizio di Pronto Soccorso Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma ed esperto di comunicazione in sanità ha spiegato chiaramente i pro e i contro della pratica di cercare informazioni in rete.
“A volte internet può contenere informazioni non attendibili. Con il rischio di divulgare falsi miti, credenze e dubbi. Febbre e dolore sono argomenti di frequente discussione su social-network, forum e blog a causa della paura eccessiva dei genitori. Che sono spesso portati ad adottare comportamenti irrazionali, in sede di riconoscimento e gestione di questi disturbi, che sfociano poi in accessi impropri al pronto soccorso degli ospedali”.
Per fortuna però la ricerca afferma che il 63% dei genitori chiede consiglio al pediatra prima di somministrare un farmaco al proprio figlio.
Pediatra che, sempre per fortuna, resta ancora la figura di riferimento in caso di malattia del bambino.
E anche qui però le mamme italiane esagerano.
In teoria infatti il pediatra andrebbe contattato solo quando la febbre è alta o il bimbo prova dolore. In tutti i restanti casi sarebbe opportuno dimenticare di avere il numero di cellulare memorizzato sulla rubrica alla lettera P di pediatra. Il mio ne sa qualcosa.
Il dottor Pagani continua:
“… è importante mantenere sempre la calma e fare tutte le valutazioni necessarie.
Prima di tutto, va considerata l’età del bambino. Se ha un’età inferiore ai 3 mesi di vita è assolutamente necessaria la valutazione pediatrica ‘immediata’. Invece con il crescere dell’età bisogna valutare le condizioni generali del bambino. Da 3 a 12 mesi è sempre opportuno contattare il pediatra entro le 24 ore.
Bisogna farlo immediatamente, invece, nel caso la febbre fosse associata ad altri sintomi.
Dopo l’anno di vita, se il bambino gioca, è sereno e vitale, si può attendere, senza allarmismo, tre giorni, prima di un eventuale controllo pediatrico.”
Fabbre nei bambini: che farmaco dare?
Proprio oggi ho scoperto una cosa, che ho poi riscontrato leggendo la ricerca dell’SWG.
Tra i farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS), l’ibuprofene può essere somministrato ai bambini grazie al suo basso indice di gastrolesività. E infatti per acquistare l’ibuprofene in farmacia non è necessaria alcuna prescrizione medica.
Ma in genere noi mamme siamo sempre portate a somministrare ai nostri bimbi con la febbre paracetamolo a vagolate. In età pediatrica, continua il Dottor Pagani, sia l’ibuprofene che il paracetamolo sono indicati come farmaci di prima scelta per il trattamento di febbri e dolori.
Ma è sempre e comunque importante che la somministrazione dei farmaci venga consigliata da un pediatra.
“Nel trattamento farmacologico della febbre e dolore nei bambini vi raccomando sempre di rispettare il dosaggio dei farmaci prescritti dal vostro pediatra e ricordatevi di dosarli in base al peso del vostro bambino e non all’età. Invece, la scelta della formulazione, deve essere guidata dalle esigenze delle diverse fasi dell’età evolutiva ai fini di aumentare l’accettabilità del farmaco somministrato”. Afferma l’esperto.
Era necessario fare un po’ di chiarezza?
Beh, diciamo che quando riceviamo informazioni chiare e attendibili, ci fa sempre piacere condividerle.
Pensando di rendere un servizio a tutte quelle mamme che si possono sentire confortate da queste letture in momenti di preoccupazione e agitazione!