Ultima modifica 6 Novembre 2015
Mi sono resa conto, rileggendo gli articoli finora scritti, di aver sempre e solo parlato delle difficoltà nel percorso adottivo quasi questo fosse un percorso fatto di sole salite. Forse l’ho fatto più per una questione scaramantica….la paura che al solo nominarla la felicità possa evaporare come una nuvola. Invece la vita di una mamma adottiva è piena di momenti di pura felicità.
Ma quale è la prima gioia di una mamma adottiva? Io non credo che sia il momento in cui si incontrano i bambini….la troppa emozione quasi ti paralizza e ne prevarica ogni altra; non quando si rientra a casa e si riprende la vita quotidiana che di quotidiano non ha più niente. Credo che il momento più bello sia quando capisci che il tuo cucciolo d’ uomo si affida completamente a te, quando i suoi muri iniziano a crollare e senti finalmente quell’energia, che circola normalmente fra una madre ed un figlio, fluire fra te e lui.
Sono gli occhi luccicanti d’amore, quella fiammella che si accende nonostante qualcuno avesse cercato di spegnerla per sempre. Ecco, quello credo sia il momento più bello, il momento in cui l’amore, che inizia quando inizia il primo pensiero verso questi figli del cuore, esplode ed invade ogni cellula del tuo essere. Poi ci sono le mille piccole gioie: il primo mamma detto con il cuore e non detto solo per essere accattivanti nei confronti della coppia di adulti da cui dipende il futuro o perché in istituto sono stati ben istruiti sul comportamento da tenere, gli abbracci fatti con slancio, il primo “ti voglio bene”che ti viene detto sottovoce e con timore, il poter finalmente guardare il tuo bambino che dorme nel suo letto, magia che si rinnova ogni sera quando finalmente riesci a metterli a dormire, poter ascoltare quel respiro regolare e tranquillo, gli strilli e le risate che pensavi mai sarebbero entrate nella tua casa.
Ve ne potrei riportare mille ma penso che le più gettonate siano quando ti chiedono un abbraccio a tre: tu, lui ed il suo papà, quando dicono “la mamma è mia e non si tocca”, quando li senti ridere forte insieme al papà, il primo natale finalmente tutti insieme, lo scartare i regali e vedere i suoi occhi brillare perché magari non ne aveva mai ricevuti prima. Quello che io preferisco però è quando all’improvviso mollano quello tutto che stanno facendo solo per correre ad abbracciarmi stretta stretta. Ecco tutte quelle gioie normali che esistono in tutte le famiglie ma che a noi sono costati anni di attese.Piccole grandi gioie che ripagano tutti gli anni passati ad aspettarli. Poi ci sono le gioie dolci amare come quella che mi raccontò una delle tante madri adottive incontrate, quando il suo piccolo, proveniente da un paese dell’est Europa e da uno dei tanti istituti-caserme dove i bimbi non hanno neanche la possibilità di uscire all’esterno, durante la prima passeggiata notturna alzò gli occhi e rimase stupefatto dalle mille luci nel cielo e le chiese affascinato cosa fossero le stelle. Lei glielo spiegò ed aggiunse che, d’ora in avanti, di stelle nella sua vita ce n’era una in più, lui.