Ultima modifica 8 Gennaio 2020

Ecco ci siamo, tra qualche giorno, precisamente il 31 Gennaio, entreremo nel turbine dei festeggiamenti del Capodanno Cinese (o Festa di Primavera o Capodanno lunare).

Quest’anno abbandoniamo l’anno del serpente iniziato lo scorso febbraio, per dare il benvenuto all’anno del Cavallo.

Come certamente saprete, il Capodanno  Cinese, rappresenta il vero e proprio nuovo inizio di anno per la comunità Cinese ed è festeggiato in tutta la Repubblica Popolare Cinese. Qui, seguendo il calendario lunare, il nuovo anno inizia la notte del secondo novilunio dal solstizio d’inverno, vale a dire che ogni anno il capodanno arriva in un periodo compreso tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano.

Quest’anno, come detto, il capodanno arriva la notte del 31 gennaio e l’anno del cavallo rimarrà tale fino al prossimo febbraio 2015.

L’origine storica di questa festa, viene fatta risalire alla leggenda di Nián, personaggio mitologico che ora anche i miei bambini conoscono bene, perché ogni anno a scuola,  la leggenda di Nián la si racconta in continuazione a tutti, alimentando sempre di più il carattere mitologico di questo personaggio.

Dunque… c’era una volta nell’antica Cina, un mostro chiamato Nián, il quale usciva dalla sua tana solo una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani.
L’unico modo che l’uomo aveva per sfuggirgli era quello di spaventare a sua volta Nián con le due uniche cose che egli temeva: il rumore e il colore rosso.

Ecco perché il rosso è il colore di questi festeggiamenti: Tutto si deve addobbare di rosso, la casa, le strade, gli edifici, i negozi. Ed ecco perché la Cina è la patria dei fuochi d’artificio….non solo perché qui è stata scoperta la polvere da sparo, ma anche perché da anni, si fa di tutto per spaventare Nián.

I giorni precedenti all’arrivo nella fatidica notte inizia un fuggi fuggi, i Cinesi si spostano all’interno del paese e ognuno torna alla propria città di origine per ritrovare la famiglia e in alcuni casi anche i figli lasciati ai nonni. Molto difficile viaggiare in questi giorni, tutti i mezzi di trasporto, soprattutto treni,  sono messi alla prova.

La tradizione impone di dedicarsi alla pulizia della casa proprio il giorno precedente al Capodanno Cinese.  Simbolicamente si spazza via la sfortuna e le cose negative del vecchio anno per fare posto all’arrivo della fortuna che si spera il nuovo anno porti con sé.

Poi si passa agli addobbi, come detto tutto deve essere rosso, l’animale che rappresenta il nuovo anno in arrivo viene rappresentato in rosso e messo dappertutto. Si montano le lanterne e si appendono le ghirlande rosse alle porte.

Poi si prepara la cena per la vigilia. Cenone tipicamente famigliare, tutti aiutano nella preparazione e si cucinano i piatti tradizionali della regione di origine.

Un piatto che non può mancare quasi ovunque sono i Jiaozi.

Ognuno con il ripieno che gli aggrada e il banchetto ha inizio. Subito dopo inizia la lunga notte dei fuochi d’artificio! Questo è il nostro terzo Capodanno Cinese a Suzhou il secondo che vivremo in Cina, il primo fu quello del Dragone nel 2012.
I fuochi d’artificio sul lago iniziarono dopo cena unitamente ai giochi di acqua e luci.

Ci fu un interruzione di qualche ora per poi riprendere vigore allo scoccare della mezzanotte quando ricominciarono fuochi d’artificio da ogni punto intorno a tutto il lago che andarono avanti ininterrottamente per ore.

All’indomani mattina inizia la celebrazione vera e propria del nuovo anno ormai arrivato. Normalmente i Cinesi si dedicano all’accoglienza e al benvenuto delle divinità benigne del Cielo e della Terra . Molti si recano in visita a parenti e amici stretti e soprattutto si passa la giornata in compagnia dei genitori e dei nonni.

Dal primo giorno del nuovo anno, i festeggiamenti continuano per 15 giorni.
Poi arriva il giorno delle lanterne che rappresenta la chiusura della celebrazione e del quale vi parlerò la prossima settimana.

Per il momento 中国新年快乐 Zhōngguó Xīnnián kuàilè!!

Buon Capodanno Cinese!

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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