Ultima modifica 23 Gennaio 2020
Esce oggi, 23 gennaio, in tutte le sale cinematografiche il film “FIGLI”, con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea.
Il film è tratto dal bellissimo monologo del noto attore che ha impazzato su tutti i social, con la regia di Giuseppe Bonito (che ha ereditato il progetto da Mattia Torre, morto lo scorso luglio poco prima dell’inizio delle riprese).
Noi siamo andati a vederlo in formazione quasi completa, moglie marito e figlio, quattordicenne, lasciando al piccolo 5enne l’incoscienza di essere fonte di puro amore per i noi genitori e non sorgente di mille incastri e casini quotidiani!!
In fondo, come magazine, abbiamo distribuito biglietti gratuiti per l’anteprima un po’ ovunque!
Il film racconta in maniera molto realistica e divertente cosa succede negli equilibri di una coppia e di una famiglia quando si fa il classico salto da figlio unico al secondo figlio.
Passaggio niente affatto scontato perché come dice sin dalle prime battute la Cortellesi
uno più uno fa undici e non due.
E dato che il primo figlio era una angioletto, che mangiava e dormiva, che portavi ovunque, e ascoltava tutto quello che dicevi, come non aspettarsi che anche il secondo segua la retta via tracciata dal fratello o dalla sorella?
E invece….
il piccolo uragano è pronto a scatenarsi sulla rodata quiete familiare, e niente sarà più come prima!!
Alzi la mano chi si riconosce in questa descrizione. Io sono la prima.
Notti insonni, pianti disperati, ricorso a tutte le pratiche conosciute, legali e illegali.
Medicina naturale, santoni, e infine il ricorso alla “pediatra Guru”, che per un modico onorario (200 euro) ricorda agli affranti genitori che il piccolo è nervoso e piange perché loro sono nervosi. Sottolinea che è così, una situazione temporanea che si deve solo accettare. La mamma deve assolutamente rinunciare al rientro al lavoro perché i piccoli devono essere accuditi e amati!!
La scena è stata a dir poco esilarante, con tanto di conclusione (anch’essa realistica) di spesa in farmacia di 300 € per avere risultati pari a zero..
Nella routine familiare non può mancare il buon amico interpretato da Stefano Fresi, che senza mezzi termini mette Valerio Mastandrea di fronte alle realtà più brutali.
Il tutto mentre i suoi due figli continuano a tempestarlo di botte da spadaccini.
Un Mastandrea che si sottrae anche agli inviti dell’amico, rimanendo a casa per la prima volta con il piccolo. Sapendo a cosa va incontro.
Altri momenti degni di nota e assolutamente parti integranti della nostra vita sono le chat di classe (fingetevi morte), le feste ai gonfiabili (l’inferno sceso in terra), i rari momenti ritagliati per la coppia in cui si finisce per addormentarsi sul tavolo o sulla poltrona di un teatro. Oppure, nella migliore delle ipotesi, si guarda con occhio nostalgico (come se non li vedessimo da mesi) le foto dei figli.
Insomma il film secondo noi ricalca veramente la quotidianità di tutte le famiglie ‘normali’.
Il nostro arrabattarci quotidiano tra gli impegni lavorativi, personali e quelli dei figli.
Planning, babysitter improbabili ma allo stesso tempo così preziose.
Alla fine l’unica vera salvezza rimane la coesione della coppia.
Il coraggio di andare oltre le piccole difficoltà quotidiane sapendo che allo stesso tempo quelle piccole perle di felicità che regalano i figli quando sono piccoli purtroppo passano in fretta, troppo in fretta, e quando saranno adolescenti saremo noi a rincorrerli per rimanere parte delle loro vite (ne so qualcosa!).
Cosa possiamo dire ancora sul film?
Mi sarei aspettata probabilmente un finale meno scontato. Un guizzo che poi non c’è stato e che mi avrebbe permesso di volare con la fantasia, senza rimanere ancorata necessariamente per tutta la durata del film a risvolti ed episodi che fanno parte della mia quotidianità.
#Spaventometro 0
Consigliata la visione di coppia per ridere della propria quotidianità!
E perchè no, potrebbe anche essere divertente portarci i propri figli, soprattutto se unici con la perenne richiesta ‘Mamma voglio il fratellino!!!’