Ultima modifica 18 Giugno 2018

 

Finalmente. Finalmente, dal 9 giugno, data della pubblicazione della sentenza della Corte Costituzionale sulla Gazzetta Ufficiale, si potrà accedere alla fecondazione eterologa nei centri pubblici e privati del nostro paese.
Finalmente, le cinquemila coppie che, in soli due mesi, ne hanno fatto richiesta, potranno avere una possibilità.
Una speranza. E’ la speranza che muove il mondo, la consapevolezza di avere una possibilità, finora negata, è ciò che cambia la prospettiva, la percezione degli aspetti della propria vita.

Finalmente, la Consulta ha cancellato il divieto previsto dalla legge 40 del 2004, permettendo la donazioni di gameti per avere un figlio.
“Si tornerà, dunque, alle procedure che venivano seguite dieci anni fa. Come prima del varo della legge sarà lecita l`ovodonazione, mentre qualsiasi uomo fertile potrà consegnare alla banca del seme il proprio liquido seminale. Ovviamente in forma gratuita secondo le norme che regolano il sangue, gli organi e í tessuti”.
Raggiunta questa conquista, ritornano, come i tormentoni estivi, le polemiche, gli attacchi, le critiche al veleno di chi parla a sproposito, vaneggiando futuri inverosimili, ipotizzando apocalittici scossoni alla struttura della famiglia “normale” e della società, fino a prevedere fantascientifici scenari di clonazione del genere umano.

fecondazione eterologa

Per placare gli animi e calmare gli irriducibili, c’è da sottolineare che nel nostro Paese non c’è nessun vuoto normativo.
Come spiega e sostiene l’avvocato Filomena Gallo segretario dell’Associazione Luca Coscioni, da sempre in prima linea per la battaglia dei diritti civili: “l’Italia ha recepito tutte le normative comunitarie per quanto riguarda la fecondazione, le tutele sono assicurate. Le linee guida sono quelle internazionali per quanto riguarda l`anonimato del donatore o la scelta da parte del medico che dovrebbe tenere conto delle caratteristiche di razza dei pazienti. Quindi, tornando alla situazione prima del 2004, tornano automaticamente le stesse regole”.

Regole che ci sono sempre state, si sono sempre applicate, prima che l’assurdità di una legge iniqua come la 40 facesse strage di speranza.
Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin parla di “nuova era sanitaria e giuridica”. La novità – aggiunge il ministro – non coinvolge solo aspetti sanitari ma introduce cambiamenti importanti in un quadro giuridico più ampio, riguardo alla filiazione e alla genitorialità».
Finalmente. Finalmente si sono accorti che il mondo sta evolvendo, che cambiano le forme di amore, di unione, cambiano le famiglie, cambia la genitorialità. Ma resta fermo e saldo, pulito, malgrado la volontà di alcuni di volere colpevolizzare chi cerca figli tramite tecniche scientifiche, il lato più intimo e viscerale, materno e meraviglioso, di dare la vita.

fecondazione eterologa

Aristotele affermava che la speranza fosse un sogno ad occhi aperti. Perché è umano sperare, sognare di progettare un futuro migliore del presente. E un figlio è il miglioramento del proprio presente, per chi vive per e di questo sogno.
Finalmente, tante ma tante coppie potranno cominciare di nuovo a sperare.

Raffaella Clementi

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