Ultima modifica 25 Marzo 2016

Ritorna il tour per visitare il Foro di Augusto come lo viveva il grande Imperatore Romano.
Dal 22 Aprile 2015 al 1° novembre 2015 ricominciano le visite per scoprire la storia, attraverso un viaggio multimediale.
Ci siamo state l’edizione passata e ci ha entusiasmato!

Il tour con i bambini

Passando per via dei Fori Imperiali a Roma lo sguardo è sempre attratto dal Colosseo e dai Fori Romani lì accanto, dall’altro lato le grandi attrazioni sono la Colonna Traianea e i Mercati Traianei in lontananza oltre Via Alessandrina, i resti accoccolati lì in mezzo restano sullo sfondo, spesso non considerati nella vastità di tanta storia.

Roma: Marino, questa sera rivivono i Fori di 2000 anni fa
Sbirciando meglio alcuni gradini, mura enormi, una scala che si arrampica nel vuoto e qualche colonna sono i suggerimenti che il passato ci da per immaginare come fosse quell’angolo che ospitava il Foro di Augusto: il primo Imperatore romano, l’uomo che traghettò la Roma repubblicana verso gli splendori di un’epoca d’oro.

Una personalità decisamente interessante, e così per conoscerlo meglio abbiamo deciso di approfittare dell’iniziativa del Comune di Roma “Il foro di Augusto 2000 anni dopo”. Abbiamo preso i biglietti online (e l’euro di prevendita ehm ce lo si poteva risparmiare!!) per quattro genitori e cinque bambini dai 7  ai 2 anni e per lo spettacolo delle 22 di una piovigginante serata romana ci siamo incamminati verso quest’avventura.

Dal sito e dai filmati ci eravamo illusi di poter stringere la mano ad Augusto camminando fra le rovine, ma la delusione di stare seduti su delle gradinate è durata veramente poco.

Ci si accomoda, e dopo poco, si ascolta in cuffia la fabula del Foro raccontata dalla voce di Piero Angela in italiano oppure per i turisti, o per chi come mio marito non ama l’Angela nazionale, anche in inglese, francese, russo, spagnolo e giapponese. Durante lo spettacolo si guarda rapiti come era il tempio di Augusto, la sua statua colossale di 12 metri, le pareti del tribunale: I giochi di luce riflettono sul muro impalcature dell’epoca, le statue all’interno dell’area sacra, il profilo di Augusto e la mappa dell’Impero Romano.

Nello scorrere dei 40 minuti, suono e immagine come una macchina del tempo ci hanno trasportato 2000 anni fa: noi abbiamo attraversato cascate, siamo sfuggiti alle fiamme dell’incendio di Roma durante il periodo di Nerone e abbiamo tremato con il terremoto del 1703, osservato il mercato, assistito ad una causa, parlato con un avvocato e ci siamo persi nei vicoli della Suburra, il quartiere popolare appena dietro al Foro di Augusto.

Ai titoli di coda, al saluto di Piero Angela, il ritorno al presente ci ha sorpresi con la luna che faceva capolino e l’entusiasmo dei bambini che hanno corso per via dei Fori cercando tracce di Augusto tra le rovine dietro a Piazza del Foro Traiano.

Luna_fa_capolino

Foro di Augusto con i bambini

L’esperienza, che si chiude il 2 ottobre ci è piaciuta moltissimo, è adatta però ai bambini dai 6 anni in su, sia per l’ora tarda degli spettacoli (21.00- 22.00-23.00) sia perché i contenuti raccontati potrebbero annoiare i più piccoli. Si rimane infatti seduti per quasi un’ora dall’entrata alla fine dello spettacolo e questo limita la loro libertà di movimento.
I bambini si possono comunque già scatenare durante la fila, assai ordinata, lungo la via Alessandrina che essendo pedonale ha permesso loro di correre e giocare per 30 minuti buoni. L’entrata è stata poi rapida e veloce. I capricci insomma sono stati pochi.

Consiglio vivamente di visitare il Foro di Augusto 2000 anni dopo con i bambini, nonostante alcune pecche che abbiamo incontrato:
• il costo dei biglietti per i bambini dovrebbe essere meno alto (15 euro per gli adulti e 10 euro ridotto per i bambini dai 6 anni in poi) per incentivare la loro presenza a iniziative del genere
• indicazioni per le toilette chiare

Arianna Orazi

Zingara senza scarpe, madre di Tommaso e Flavia gemelli di 7 anni e di Lorenzo (detto "Nanuzz") di 2 anni. Bilingue, trimamma, monogama ed eclettica navigo tra fettuccia e scrittura.

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