Ultima modifica 3 Novembre 2016

Si assomigliano come due gocce d’acqua, oppure hanno avuto in comune solo il grembo materno, ma il loro aspetto è completamente diverso. In passato, si tendeva ad accentuare la somiglianza dei gemelli, eliminando ogni differenza nel vestirli, nel pettinarli e scegliendo per loro i soliti oggetti da usare quotidianamente. I genitori tendevano a considerarli come se fossero davvero “identici”. Questo comportamento favorisce nei gemelli una confusione di identità non solo fisica, ma anche psicologica. Infatti tornava loro difficile riuscire a separarsi sia da bambini che da adolescenti. Quello che inizialmente, avendo un gemello, può favorire il bambino, cioè farlo sentire meno solo, può diventare un aspetto negativo, se va a ledere lo sviluppo delle singole personalità. La mancanza dell’identità di ognuno crea la “sindrome del gemello”: una sensazione di “mancanza della metà” in assenza dell’altro.
Da qui nasce la domanda: ” Dividerli o lasciarli assieme?”
Le esperienze hanno insegnato che, dividere i gemelli, significa imporre loro una separazione troppo precoce, per la quale non sono ancora pronti. Scegliere asili e scuole diversi, dividerli, si è rivelato una perdita di tempo e tanto stress per genitori e figli. I gemelli, si trovano così ad affrontare un doppio distacco: non solo dalla madre e dall’ambiente familiare, ma anche dal proprio “compagno” di sempre. Si raddoppia il carico di angoscia, di dolore e di paura dell’abbandono presente nei bambini al momento della separazione, dovuta all’inserimento nel mondo della scuola. Per esperienza personale, le mie gemelle, che hanno 4 anni , frequentano assieme l’asilo. Non hanno mai avuto nessun tipo di problema. In futuro valuterò, le varie situazioni che si verificheranno.
Per ora, non voglio essere io, a dividere quel legame che le rende sicure e spavalde, senza che ne risenta la personalità di ognuna.

Debora Uberti

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

2 COMMENTS

  1. Essere madre e’ un mestiere molto complesso, esserlo di due gemelli, probabilmente ancor di più e non solo per la fatica fisica e mentale, che gestire due bambini della stessa età, comporta. Ma più che altro per tutte le dinamiche che si innescano nel rapporto speciale dei gemelli. Dal di fuori, si è sempre portati a dire:” che bello e che fortuna!” Indubbiamente, in una nascita così speciale, c’è sia l’uno che l’altro ma di sicuro, c’è ancor di più impegno e fatica. Da ammirare. Brava Debora.

  2. Brava, mi trovi pienamente d’accordo. Ho due gemelle omozigote, hanno sei anni d mezzo, all’asilo le hanno messe in classi diverse e l’esperienza devo dire è stata più traumatica per noi genitori che per loro. Quest’anno hanno iniziato la prima elementare e ho chiesto che le mettessero insieme, nonostante la mia richiesta, ci ritroviamo la sorpresa al primo giorno di scuola…classi separate. A quel punto ho fatto di tutto per farle unire, sono in attesa del terzo figlio e non potrei seguire due programmazioni, riunioni diverse, compiti diversi…. Fortunatamente la preside ha capito e le ha riunitee devo dire che finora tutto va per il meglio! Siamo noi genitori che dobbiamo esaltare le loro ddiversità e non omologarli…al resto ci pensano loro!!

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