Ultima modifica 24 Agosto 2020
Qualcuno afferma che i nonni vizino tropo i nipoti, ma è vero? Forse qualcuno, vecchio stampo, li vizia senza criterio, senza pensare al loro benessere limitandosi a coccolarli in maniera eccessiva, perchè di eccessi voglio parlare. Ma non di quelli dei nonni, bensì di quelli del genitore, cioè di colui o colei che sono deputati alla loro educazione, insegnando norme di comportamento, come destreggiarsi nella vita e inserirsi nella società.
Caro genitore, lascia che tuo figlio commetta i suoi errori
Molti di loro sono talmente iperprotettivi da cercare, con ogni mezzo, di togliere dalla loro strada tutti i possibili ostacoli. Le salite e, a volte, anche le pianure, prospettando loro solo piacevoli passeggiate in leggera discesa.
Pensavo che questo comportamento del genitore onnipresente fosse tipico solo dell’ Italia, ma mi sbagliavo.
Purtroppo è in uso anche in altri paesi. In Inghilterra vengono ironicamente chiamati ‘genitori spazzaneve‘ perchè, sono parole loro, ripuliscono ogni cosa davanti ai loro figli in modo che nulla possa andare storto e possa minacciare la loro autostima!
Qualsiasi cosa?
Anche mentire, giustificare l’impossibile, dare la colpa ad altri pur di scagionare i loro adorati figlioli?
Pare proprio di si.
Ho usato il termine adorare perchè lo trovo giusto. Perchè non è amore quello che fa chiudere i propri occhi. Che induce a mentire, minacciare e fare tutto quanto è possibile per evitare che i propri figli cadano dal trono dove sono stati indebitamente messi.
Certo, ogni genitore ha desideri, confessati o no, sui propri figli. Spesso ancor prima che nascano.
Sapete, un tempo il desiderio principale era la ricerca, a volte ossessiva, del maschio. Colui che avrebbe portato avanti il cognome. Quello che fino alla prima metà del secolo scorso, era titolare di tutti i diritti e di tutti i poteri.
A lui venivano riservati molti, moltissimi privilegi. Ma, allo stesso tempo, proprio per questo motivo, veniva educato con la massima fermezza e, sovente, con fin troppo rigore.
Era l’epoca dei padri assenti ma severi, delle madri tenere e, a volte, complici.
Ma solo per proteggere dagli eccessi, non spingere i figli a compierne, come sembra succedere oggi.
Oggi sembra che la voglia di primeggiare su tutto e su tutti sia assoluta, senza se e senza ma, senza sforzi od ostacoli.
E se qualcosa va storto? Ecco le giustificazioni, gli alibi, il rifiuto del genitore di riconoscere la verità!
Il figlio ha preso un brutto voto? E’ colpa dell’insegnane incapace!
Il proprio figlio irride, o peggio, un compagno? E’ solo un piccolo lecito scherzo.
Ha preso a cazzotti qualcuno? E’ l’altro che ha iniziato, lui si è solo difeso!
E via di questo passo.
Il loro comportamento nei confronti della scuola ne è un esempio. Si riconosce presto, fin dai prini giorni della scuola dell’infanzia, e prosegue ingigantendosi fino alle superiori. Considerano la scuola, gli altri, come nemici potenziali, come coloro che possono porre pali e paletti sul cammino dei propri pargoletti, che vogliono trionfale.
E si comportano così perchè è più facile, perchè sembra più semplice dare sempre ragione ai figli.
Così preservano la pace e la tranquillità nelle loro case, perchè aumentano l’autostima nei propri figli, o almeno così credono.
Perchè è solo finta autostima. Non è consapevolezza di se. Non è conoscenza dei propri limiti, ne, tantomeno, delle proprie virtù.
I genitori così trasformano i loro figli in arroganti,
Prepotenti ragazzi, che cresceranno quali uomini e donne, iperprotetti e assolutamente incapaci di affrontare un fallimento. Poi, quando è troppo tardi, si chiederanno come sia potuto succedere e, more solito, saranno pronti a dare la colpa al gruppo o, più genericamente agli altri.
Certo è difficile essere genitore. Oggi come ieri. E tutti commettiamo o abbiamo commesso degli errori.
Molti di noi, specie della mia generazione, si sono ribellati all’educazione inflessibile loro impartita, eccessivamene rigorosa, dura e, talvolta veramente ingiusta.
Erano stati mortificati nel profondo dalla mancanza di fiducia nei loro confronti, a volte solo apparente. Dal fatto che i genitori, i maestri, i professori gli adulti in genere avessero sempre ragione, a loro si dovesse deferenza sempre, anche quando sbagliavano, anche quando erano ingusti, prepotenti, sopraffattori: erano degni solo perchè erano adulti.
Allora molti si sono e si comportano in maniera completamente diversa, tollerando molto, quando non tutto, spianando la strada, rinunciando al loro ruolo di educatori, perchè non ne sono capaci ed è più semplice agire così.
E se, malgrado la loro iperprotettività, arrivano gli insuccessi, la colpa è di altri.
Prima di tutto è colpa della scuola: arrivano le proteste per i brutti voti, le menzogne per giustificare le assenze dei figli, i ricorsi al Tar contro le bocciature e brutti voti, senza minimamene accertarsi di come si sono svolti i fatti, la colpa è di altri, a prescindere.
Trovare il giusto sistema, la giusta via è difficile, perchè non sempre i ragazzi hanno torto, ma non sempre hanno ragione e nessuo più di me lo sa.
E’ difficile non essere apprensivi. Ma almeno bisogna cercare di non dimostrarlo per non trasmettere loro una grande fragilità.
È necessario mantenere una certa distanza. Essere punti di riferimento, esserci sempre. Ma lasciarli sbagliare. Lasciarli confrontare con la realtà, sostenerli nelle salite, supportarli nelle fatiche e negli impegni, ma mai sostituirsi a loro.
La vita è loro, e solo acquistando consapevolezza in se saranno capaci di affrontare le insidie e gli scogli della vita. Noi genitori piano piano, usciamo di scena, lasciamo il palco a loro, restiamo dietro le quinte, pronti ad intervenire al loro richiamo, ci siamo e ci saremo sempre finché vita ci assiste.