Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Il Giappone è una terra da sogno, o meglio è diventato un sogno per moltissimi italiani.
Le persone che ci vanno abitualmente, per turismo, sono veramente tante, e nei loro discorsi si respira un genuino stupore per una realtà molto diversa rispetto a quella italiana.
Giappone. Forse non tutti sanno
Ma ci sono cose che sfuggono ad una prima occhiata. O che vengono ignorate a causa della mancata conoscenza della lingua, o della mancanza di esperienza diretta. Si capiscono man mano che ci si integra.
Se volete ve ne parlo io…
Giappone. Forse non tutti sanno che: Giapponesi e lavoro
I giapponesi, di solito, non dispongono di giorni di ferie.
Hanno a disposizione un certo numero di giorni di riposo, durante l’anno lavorativo, e devono farli bastare in ogni caso. In questi giorni di riposo sono comprese sia le vacanze, che i piccoli o grandi contrattempi che possono costringere il lavoratore ad assentarsi.
Se vi state chiedendo quanti sono questi giorni di vacanza…
Il numero complessivo varia a seconda del posto di lavoro e della qualifica professionale del lavoratore. Posso dirvi che mio marito, dipendente pubblico, ha a disposizione venti giorni di riposo all’anno (non sto scherzando, sono proprio venti). Nel complesso è fortunato, ma gli imprevisti possono capitare in qualsiasi momento. E se non si gestiscono al meglio si rischia di terminare l’anno lavorativo senza potersi prendere una pausa in caso di bisogno.
Giappone. Forse non tutti sanno che: Giapponesi e automobili
In Giappone il numero delle macchine con cambio automatico è enorme.
Ormai si fatica a trovare una macchina col cambio manuale. E vi dirò di più: semmai vi dovesse capitare di aver bisogno di un aiuto per la macchina, il rischio di trovare qualcuno che non sa guidare col cambio manuale è altissimo. (Esperienza personale).
Fermo restando che la scelta della macchina è un affare strettamente personale, la sparizione delle macchine con il cambio manuale si potrebbe spiegare con l’aumento dell’uso della tecnologia nei nuovi modelli. Qualcosa di non strettamente giapponese, ma che in Giappone è stato portato a livelli esasperati.
Certo, la soluzione migliore sarebbe quella di adattarsi al sistema. Ma se a qualcuno (come me) non piace guidare col cambio automatico, che ci può fare?
Giappone. Forse non tutti sanno che: Giapponesi e trasporto pubblico
In Giappone esiste una ottima rete di trasporti pubblici. Molto spesso all’estero vengono portati ad esempio di realtà solida e funzionale, e ormai non si contano più le volte in cui ho sentito paragonare con un sospiro la situazione giapponese a quella italiana.
Ma nessuno (o quasi) conosce due fatti importanti. Prima di tutto, il trasporto pubblico non è economico. E spesso non riguarda un solo mezzo ma una combinazione di mezzi diversi. Il costo quindi tende a salire ulteriormente.
In secondo luogo, che ci crediate o no, anche in Giappone esistono treni in ritardo. Certo, il ritardo non assume quasi mai proporzioni eccessive, ma nessuno (al di fuori del Giappone) sembra voler credere che i ritardi ferroviari possano capitare anche qui.
Giappone. Forse non tutti sanno che: Giapponesi, frutta e verdura
Acquistare verdure in questo paese è difficile e costoso.
Difficile, perchè i tipi di verdura disponibili sono limitati e quindi non si può variare più di tanto. Costoso, perchè frutta e verdura vengono venute a pezzo.
In certi casi il prezzo risulta comunque ragionevole. In altri è quasi impossibile riuscire ad acquistare l’oggetto dei desideri. Insomma, non resta che fare scorta ogni volta che si riesce a tornare in Italia!
Giappone. Forse non tutti sanno che: Giapponesi e lingue straniere
In Giappone si parla quasi esclusivamente giapponese. In un certo senso la situazione potrebbe ricordare quella della Francia di qualche anno fa, in cui non si riusciva a cavarsela senza conoscere il francese.
Questo perchè i giapponesi non si sentono mai abbastanza pronti a buttarsi in una conversazione in un’altra lingua.
Un episodio divertente mi era capitato a Osaka, quando cercavo un paio di scarpe. Il commesso del negozio, a cui mi ero rivolta in giapponese chiedendo se avevano il mio numero, mi aveva risposto (sempre in giapponese) “mi spiace, ma non parlo inglese”.
Ovviamente, tutti i giapponesi studiano una o piu’ lingue straniere durante gli anni della scuola.
Magari continuano a studiarle anche all’università, ma poi – come succede a chiunque altro e in qualunque paese – le dimenticano non appena finiscono di studiare.
In certi casi riprendono a studiare le lingue straniere da adulti, come hobby o con qualche tipo di progetto. E allora nasce in loro un forte desiderio di parlare con lo straniero usando quello che hanno imparato. Ormai non conto più le volte in cui ho domandato un’informazione in giapponese e mi è stato risposto in inglese. Gentile da parte loro, ma in certi casi questo tipo di risposte fa perdere un sacco di tempo!!
Come sempre accade, oltre a questi piccoli inconvenienti, esistono anche motivi validi che fanno ricordare che vale la pena vivere in Giappone. Non si tratta di argomenti per turisti, ma ammetto che avere la possibilità di mangiare il sushi ogni volta che voglio è un bell’incentivo!