Ultima modifica 15 Febbraio 2021

Da quando sono diventata mamma ho scoperto una Milano diversa, quella dedicata al verde e ai bambini e in questa mia scoperta rientrano anche i Giardini Pubblici.

Ci credete se vi dico che non ci ero mai stata?

O meglio ero stata al Planetario (che si trova al loro interno) ma non mi ero mai fermata per fare un giro come si deve.
I Giardini Pubblici sono un pezzo di verde nel centro di una città famosa per il traffico e lo smog, dove proprio in quel centro c’è un immenso spazio verde a disposizione di grandi e piccini.

Infatti i Giardini Pubblici, poi ribattezzati nel 2002, Giardini Indro Montanelli in onore del giornalista, ma conosciuti principalmente come Giardini Pubblici, sono il primo parco cittadino progettato per un uso pubblico.
Si estendono tra Corso Venezia, i Bastioni di Porta Venezia, via Manin e via Palestro.
Nascono verso la fine del ‘700 e contengono al loro interno alcuni edifici significativi: Palazzo Dugnani, Il Museo Civico di Storia naturale, il Planetario Ulrico Hoepli e alcune statue tra cui ovviamente ce n’è una che ritrae proprio Indro Montanelli.

giardini-indro-montanelli

Frequentando i Giardini Pubblici “da mamma” mi sono resa conto di come questo spazio verde sia adatto ad un pubblico eterogeneo.

Infatti passeggiando all’interno ho trovato gente che corre (o lungo tutti i percorsi oppure seguendo il percorso running di circa 2 km), gente che va in bicicletta, mamme con passeggini o carrozzine, famiglie che fanno picnic (si perché nei Giardini non c’è un bar dove poter acquistare qualcosa da mangiare o da bere, l’unico bar presente si trova sul lato di via Palestro, il Bar Bianco) oppure persone che portano a passeggio i loro cani visto che all’interno del parco ci sono due aree a loro dedicate.

Ovviamente la mia attenzione si è focalizzata sui servizi offerti ai bambini e in questo caso i Giardini offrono 3 aree gioco e un’area per il divertimento con giostre e trenino.

Le aree gioco sono anche ben tenute il problema che ho riscontrato è più che altro legato alla presenza qua e la di “bisognini” di cani la cui colpa ovviamente non è del Comune di Milano che gestisce i Giardini e che ha creato due aree a loro dedicate, ma dei loro padroni che, come spesso accade anche in altre zone della città, non si muniscono di paletta e sacchetto.

Le giostre hanno lo svantaggio di essere decisamente care.

Per altro durano anche poco. Chi è mamma è consapevole del fatto che i bambini non si accontentano mai di un solo giro e quindi l’esborso economico non è proprio limitato.

Mentre il trenino è piuttosto vecchio sia nell’aspetto che nella “gestione”
Non invoglia molto la mamma a fare un giro con il suo bambino (perché è per bambini piccini che possono salire solo se accompagnati da un adulto).

Per altro, oltre a non essere pulito è gestito da una persona non proprio simpatica.
Un’altra attività offerta dai Giardini è il giro sui pony, molto carina l’idea ma anche in questo caso quello che non ho apprezzato è il costo che, per l’offerta, è a mio giudizio un po’ troppo elevato.

Cosa proprio non mi piace.

Ma la cosa che maggiormente non ho gradito è il fatto che nella zona bambini è molto alto il numero di venditori ambulanti, in genere cinesi, che offrono a mamme e bambini i loro prodotti ovviamente non a norma, che si rompono al secondo utilizzo (a volte anche al primo) e che spesso hanno anche un costo elevato!

E come se non bastasse proprio a fianco delle aree bambini c’è un baracchino che vede palloncini e giocattoli anch’esso gestito da un cinese. Forse con licenza ma vende principalmente anche lui giochi non a norma.

Forse su tutto questo non sarebbe male se il Comune di Milano ponesse maggiore attenzione.

Una cosa bella a mio parere è che spesso i Giardini Pubblici sono sede di mostre.
Ad esempio nel mese di maggio si svolge la mostra mercato di floro-vivaismo Orticola” mentre da luglio ai primi di settembre è sede della rassegna cinematografica Arianteo.

Un’altra positività è data dal fatto che i Giardini sono tutti recintati ed è periodicamente previsto un servizio di sorveglianza.

Qualche informazione utile:

Orario: gennaio e febbraio 6.30-20; marzo e aprile 6.30-21; maggio 6.30-22; da giugno a settembre 6.30-23.30; ott 6.30-21; nov-dic 6.30-20
Indirizzo: Bastioni di Porta Venezia, via Manin, via Palestro, Corso Venezia
Come arrivare: in tram con le linee 1-9; in bus con le linee 61-94; in metro con la linea M1 (Palestro-Porta Venezia) e con la linea M3 (Repubblica-Turati).

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

3 COMMENTS

    • stiamo scherzando vero?
      I giocattoli che vendono al parco sono assolutamente non a norma, venduti da extracomunitari che non danno scontrino. Di cosa stiamo parlando?
      Se voler dare ai propri figli un giocattolo sicuro con cui giocare vuol dire essere snob allora sinceramente spero lo siano la maggior parte delle mamme.
      Gli ambulanti hanno tutto il diritto di vendere, e di fare il loro lavoro ne più ne meno di noi. Ma nella regolarità, nel rispetto della legge.

  1. A me sembra una bellissima recensione, per niente snob, chi ha dei figli ha il desiderio di trascorrere ore in tranquillità e serenità in un parco senza doversi preoccupare di fattori esterni. I venditori ambulanti non dovrebbero neanche più esistere visto che non rilasciano scontrini e non pagano le tasse.

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