Ultima modifica 11 Novembre 2015
Io voglio bene alla mia sorellina
Lei si chiama Gigetta e io invece Gigina
Lei ha due occhi e sono belli
Ma io non so quanti sono i capelli…
Alla mia sorellina voglio bene ma tanto
Se solo stesse ferma un poco soltanto!
Gek Tessaro non ha bisogno di presentazioni. Per ripercorrere la sua carriera di autore e artista versatile e geniale, suggerisco di leggere direttamente la nota autobiografica – carica di autoironia – che accompagna il libro:
Artista contemporaneo assai precoce,
all’età tenera di tre anni inizia a disegnare nella minestra.
I genitori confondono questa sua abilità
con un’ingiustificata antipatia per il brodo
e lo costringono ad ingoiare l’opera.
(…)
Una presentazione che introduce con il tono giusto al fantastico mondo di Tessaro!
Gigina e Gigetta è una spassosa storia dedicata alla sorellanza. A quel rapporto unico, affettuoso e conflittuale, geloso e tenero che solo due sorelle possono avere. Anche quando bisticciano su tutto e si contendono ogni cosa.
Gigina ne combina di tutti i colori: la piccola Gigetta è la sua compagna di avventure, ma all’occorrenza riveste anche il ruolo da “cavia” per gli esperimenti della sorella. Alle due bambine, si uniscono – spesso loro malgrado!! – un cane e un pesce rosso nella boccia. In casa o in città, al parco o al museo, Gigina racconta tutto ciò che vede e che le passa per le testa. E’ curiosa, vivace, e sforna riflessioni esilaranti non prive di profondità. Le “gitine culturali” (come le chiama Gigetta) delle sorelle offrono ai lettori degli spunti per affrontare, senza ombra di retorica, alcuni temi importanti: la cooperazione, la creatività, l’arte, la scienza, l’educazione. Alla fine troviamo anche una citazione indiretta del celebre componimento di Eugenio Montale, Ossi di seppia…
Il testo in rima e le illustrazioni vivaci ed ironiche, realizzate con la tecnica del collage, rappresentano un connubio dal ritmo perfetto e coinvolgente. Fra una risata e una marachella, parole e immagini trasmettono significati profondi: la bellezza del legame fra le due sorelle, ma anche l’importanza di lasciare spazio alla fantasia dei bambini, alla loro forza espressiva. E’ molto interessante leggere questo albo dopo aver ascoltato l’intervista a Gek Tessaro effettuata un paio di anni fa in occasione di Buck, il Festival della letteratura per ragazzi. Il fascino della narrazione, l’importanza dell’immaginazione, il rapporto fra ironia e intelligenza, il tema del viaggio e della scoperta del mondo (anche in senso lato) sono gli ingredienti fondamentali dell’opera di questo Autore e che si riscontrano nel libro. “Non mi sento un artista – dice Tessaro – mi sento un privilegiato che è riuscito… a scrivere le storie che mi piacerebbe ascoltare“.
Gek Tessaro, Gigina e Gigetta, Carthusia, 2014
Simona Calissano