Ultima modifica 25 Ottobre 2022
Oggi 26 Settembre si celebra la Giornata Europea delle Lingue, istituita dal Consiglio d’Europa per promuovere la diversità linguistica e culturale dell’Europa e, allo stesso tempo, di aumentare la consapevolezza sulla necessità di imparare lingue diverse per sviluppare la propria competenza plurilinguistica e arricchire la comprensione interculturale e il rapporto tra popoli di lingue e culture diverse.
Lo stesso Consiglio dell’Unione Europea raccomanda l’introduzione di una seconda lingua in età precoce e una terza nella scuola secondaria di primo grado, favorendo, allo stesso tempo, le situazioni di bilinguismo e multilinguismo degli alunni nel contesto scolastico.
Cogliamo, così, l’occasione per parlare di bilinguismo infantile:
Negli ultimi anni abbiamo visto un aumento esponenziale delle scuole dell’infanzia “bilingue” o con inglese potenziato, i corsi di lingua per bambini in età prescolare, manuali rivolti ai genitori per intraprendere una routine in lingua straniera in casa: ci troviamo davanti l’ennesima moda in materia di genitorialità o esistono delle fondamenta teoriche per anticipare l’introduzione della lingua straniera nella vita dei nostri bambini?
La risposta è quindi affermativa: l’esposizione a una o più lingue straniere è sempre una buona idea, soprattutto in età precoce.
La letteratura scientifica dimostra che, al contrario di ciò che comunemente si crede, i bambini non si confondono e non rischiano nessun ritardo del linguaggio o difficoltà di apprendimento.
Al contrario, coloro che sono precocemente esposti a una o più lingue fin dall’infanzia sviluppano a livello cognitivo una maggiore capacità di astrazione, creatività e concentrazione e consapevolezza metalinguistica.
Di conseguenza, anche a livello scolastico avranno più facilità a imparare le altre lingue e a riflettere sulla propria.
Last but not least i benefici personali del bilinguismo, che aiuta lo sviluppo di tolleranza, empatia e dialogo tra culture.
Bisogna però valutare sempre la propria posizione familiare e gli obiettivi che si desiderano raggiungere per non rischiare di imbarcarsi in avventure linguistiche non sorrette da opportune basi linguistiche, in particolare bisognerebbe valutare gli obiettivi prefissati, se farlo personalmente o affidarsi a degli esperti (non solo linguistici ma soprattutto di infanzia)
E allora approfittiamo di questa giornata europea delle lingue, del mese di Settembre, il mese dei buoni propositi per antonomasia e lanciamoci in questa nuova avventura che costituirà il regalo più bello da fare ai nostri figli.