Ultima modifica 10 Novembre 2017
Quante di voi hanno pensato, almeno una volta nella vita (ok, inutile fingere… molte di più!) “non mi sta proprio ascoltando?”.
E quante volte questo è stato causa di litigi col partner?
Non è una novità che uomini e donne sono molto diversi, come ho già scritto in questo post, e che una delle differenze principali sta proprio nel fatto che gli uomini fanno fatica ad ascoltare mentre noi donne siamo molto più predisposte all’ascolto ed al confronto verbale.
La scena è più o meno sempre la stessa: a fine giornata vi ritrovate a casa e siete un fiume di parole.
Raccontate al vostro compagno com’è andata a lavoro, chi avete incontrato, con chi avete discusso, gli rivelate magari qualche scoop, gli chiedete qualche consiglio…
Poi lui vi guarda in modo interrogativo, come chi scende dalle nuvole, e vi dice “Ehm… cosa?”.
E voi, che per 15 minuti non avete praticamente preso fiato, non potete crederci.
“Ma come? Non hai ascoltato nulla di quello che ti ho appena detto?”
E il cervello della donna inizia a frullare.
Forse lui è disinteressato all’argomento, o magari sta pensando ad altro (a cosa? o A CHIIII??), potrebbe essere troppo stanco per ascoltare, o ancora si sarà rifugiato nella sua “nothing box” (ah, gli uomini!).
Insomma le pensate tutte ma forse non tenete in considerazione un limite fisico: gli uomini hanno un udito peggiore delle donne.
Uno studio scientifico, condotto da Amplifon, ha evidenziato proprio come il miglior udito femminile spieghi in parte anche le migliori doti linguistiche e di apprendimento delle donne. Quindi se gli uomini fanno fatica ad ascoltare è anche perché riescono a concentrarsi di meno su quello che gli diciamo.
Ok, non vogliamo giustificarli in toto, ma magari questo spiega in parte perché riuscire ad attrarre la loro attenzione è spesso difficile.
Non è un caso se questa differenza si riscontra anche nei bambini.
Chi ha figli di entrambi i sessi non potrà che darmi ragione: le femminucce ascoltano molto di più rispetto ai maschietti. Che poi, dopo averci ascoltato, obbediscano… quello è un altro discorso! 🙂
Ma almeno ci danno la soddisfazione di reggere lo sguardo e tendere l’orecchio per qualche secondo in più.
Quindi, da oggi in poi, quando parliamo con il nostro compagno, teniamo in considerazione la differenza di genere tra uomini e donne, e cerchiamo di trovare degli escamotage per farci ascoltare.
Prima di tutto, invece di inondarlo di informazioni, proviamo a metterci noi nella posizione di ascolto.
Chiediamogli come è andata la sua giornata, se ha novità da raccontarci ecc.
In questo modo lo indirizziamo lentamente al dialogo, mettendo però lui in primo piano (e si sa, gli uomini amano essere protagonisti)
Poi, valutiamo la situazione.
Se vediamo che è mal predisposto al dialogo, se in pratica non gli va di parlare, probabilmente non è neanche dell’umore giusto per ascoltare.
Se invece inizia ad aprirsi e a raccontarsi, allora possiamo passare alla fase tre.
Dopo aver ascoltato lui, possiamo inserirci con i nostri resoconti, possiamo parlare dei nostri problemi ecc.
Teniamo sempre presente però che non sarà mai come parlare ad un’amica (donna e quindi chiacchierona come noi), e che il discorso non dev’essere troppo lungo, perché gli uomini non sanno tenere l’attenzione per troppo tempo.
Alla fine, siamo sempre noi, strateghe e leader della coppia, a trovare la soluzione, aggirando il problema!