Ultima modifica 30 Ottobre 2017

Fantasmi di Roma: Er Boia

Mastro Titta

Er Boja de’ Roma Giovanni Battista Bugatti, morto a Roma nel 1869 all’età di ben 90 anni, è stato l’esecutore di ben 514 sentenze dello Stato Pontificio. Un record in tutto il mondo, soprattutto ma chi lo dice che fare del male… avvelena la vita. Della serie l’erba cattiva non muore mai!

mastro titta fantasmi di Roma

Nato a Senigallia, era famoso perchè eseguiva le sentenze in tutto lo Stato Pontificio. Era talmente famigerato che per indicare il boia si usava dire “Arriva Mastro Titta” in tutto il regno Vaticano!

A Valentano, presso l’archivio storico, è reperibile la testimonianza della sua prima esecuzione nella località di Poggio delle Forche, scritta in prima persona: «Il 28 marzo 1797, mazzolai e squartai in Valentano Marco Rossi, che aveva ucciso suo zio e suo cugino per vendicarsi della non equa ripartizione fatta di una comune eredità».

Quando non lavorava, faceva l’ombrellaro presso casa sua a rione Borgo in Via Campanile 2. Era talmente odiato dai romani che i messi papali gli avevano proibito di passare il ponte per andare in centro, da cui il famoso detto romano “Boia non passa er ponte!”. Ma aihmè per Mastro Titta le esecuzioni avvenivano proprio dall’altro lato del Tevere a Piazza del Popolo o a Campo de’ Fiori per cui era costretto ad andarci almeno per “lavoro”.

Era una figura leggendaria anche in Europa perchè nel 1817 George Byron descrisse un’esecuzione da lui vissuta in prima persona e nel 1844 Dickens ebbe la stessa esperienza che raccontò nel suo romanzo lettere dall’Italia.

Quando accompagnava il condannato alla ghigliottina gli offriva sempre un pò di tabacco, una sorta di ultimo desidero ammantato del suo mantello scarlatto, color del sangue, tuttora conservato al Museo Criminologico.

Gioacchino Belli gli ha dedicato tre sonetti che parlavano delle sue esecuzioni. Insomma un eroe negativo famoso in tutto il continente.

Nel 1864 va in pensione per la somma di 30 scudi e si ritira nella sua casa dove morrà 5 anni dopo.

Il fantasma

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Se alle prime luci dell’alba vi trovate a Piazza del Popolo o sotto Castel Sant’Angelo o addirittura a Borgo potreste incontrarlo mentre si reca al “lavoro” ammantato di scarlatto e vi potrebbe offrire del tabacco come faceva con i condannati a morte prima di tagliargli la testa… meglio rifiutare e tirare dritti per la vostra strada… potrebbe cercare di trascinarvi con lui.

Insomma un tipo da evitare.

Arianna Orazi

Zingara senza scarpe, madre di Tommaso e Flavia gemelli di 7 anni e di Lorenzo (detto "Nanuzz") di 2 anni. Bilingue, trimamma, monogama ed eclettica navigo tra fettuccia e scrittura.

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