Ultima modifica 28 Maggio 2019
Fra le molteplici accezioni e sfumature di significato dell’essere un Nuovopapà annovererei il rapporto con la tradizione.
Mi si passi l’orgoglio senza fraintendimenti.
Dico fin da subito che il ruolo della madre già di per sé difficilissimo in qualsiasi epoca certo non lo è meno oggi, ma quello che sta succedendo a noi papà è una sorta di rivoluzione.
Oggi è il compleanno di mio padre, ci separano trent’anni che sembrano un secolo. E
‘ stato la mia figura di riferimento, spesso l’ho imitato, molto di più mi sono sforzato di divincolarmi dall’esempio che involontariamente mi ha fornito, retaggio di una cultura che non può, credo fortunatamente, più essere consona e adatta ai nostri tempi.
È proprio questo il punto. Credo che la vera forza e il merito dei Nuovipapà risieda nella capacità e nella volontà di lasciarsi alle spalle la figura tradizionale del padre, che, francamente, sarebbe invece decisamente più comodo perpretrare.
Ci siamo resi conto che l’ago della bilancia della genitorialità è stato storicamente sempre troppo pendente dalla parte delle mamme. Vogliamo porvi rimedio.
Non omologando i ruoli, come sostengono i fautori del neologismo“mammo”, ma equiparando il più possibile gli sforzi.
Ecco allora che se una figlia dovrà confidare un segreto probabilmente lo farà ancora con la madre. Ma se un neonato si sveglia nella notte anche un padre può perfettamente riuscire a farlo riaddormentare, magari mutuando un comportamento efficace dalla mamma.
nessun papà potrà avere mai la fortuna di conoscere un figlio come chi gli ha dato la vita, ma è un preciso dovere, oltre che un piacere per lo speciale rapporto che ne consegue, tendere ad avvicinarcisi il più possibile.
Credo che mio padre, così come tanti altri, abbia inconsapevolmente ritenuto di avere l’onere del sostentamento della famiglia, di punire i figli, spesso corporalmente, e poco più, mentre tutto il resto dovesse fisiologicamente essere affidato alla donna/moglie/madre.
Se questo è lo zenit, il Nuovopapà rappresenta sicuramente il nadir.
Oggi noi sappiamo che, anche qualora fossimo solo noi papà ad avere un impiego, certo chi sta a casa non lavora meno. Sappiamo che l’educazione dei figli passa attraverso l’esempio che i genitori, entrambi, danno loro, e non solo dalle punizioni.
I ruoli sono complementari, ma non diversamente importanti, pur nella consapevolezza che non saremo mai madri.
Sappiamo, non da ultimo, che non siamo perfetti, ma che vogliamo partecipare, sempre, ed attivamente a quello splendido, inestimabile e ineguagliabile dono che insieme abbiamo generato: la famiglia.
G.P. Antonicelli
bellissimo articolo. ti seguivo prima con le tue ” consulenze” sui motori ..ma come nuovo papà sei davvero una bomba!
Io credo che oggi come non mai le mamme abbiano bisogno di noi. se non si realizzano, se non hanno una vita oltre l’ essere mamma, sono meno felici e poi la loro infelicità si riversa nella nostra vita quotidiana. io e mia moglie abbiamo una bellissima famiglia, e ci vogliamo bene. da quando è nato il nostro secondo figlio abbiamo deciso che avremmo gestito la famiglia insieme e vi posso garantire che le cose sono cambiate. in meglio! grazie per queste pillole. condividerò con i miei amici papà e vi sosterremo fino alla fine!!! Cambiamo le regole, i nuovi papà sono arrivati!!
Citando e traducendo una citazione in spagnolo, postata su fb da un mio amico sensibile ed intelligente: il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione.
Quella del cambiare le regole tradizionali è una battaglia senza armi, ma non per questo meno cruenta.
Grazie Filippo per il tuo attestato di stima!
Ps …e grazie Michele per la citazione!
Grazie G.p. :))
complimenti, condivido tutto!
Andrea Franchini
Nessun parere ancora femminile? Bellissmo Giampy, ti seguirò con interesse come ho sempre fatto per i tuoi articoli.
Io ho avuto la fortuna di avere un papà diverso dalla figura tipica del passato, ci cambiava, cucinava per noi, ci portava al parco…non era ben visto infatti dagli altri uomini ma mia mamma era mooolto invidiata.
Lui è il mio esempio da sempre e come nonno, finché è stato in vita ha fatto lo stesso con i nipoti.
Mio figlil ora 19nne a 4 anni mi disse
– mamma da grande voglio fare come nonno: tagliare l’erba, potare gli alberi, curare l’orto…..lavare i piatti, stirare le camicie, cucinare, spazzare per terra…….-
Auguri ai nuovi papà!!
Paola
Grazie Paola, il tuo parere di supermamma mi lusinga.
Anch’io ho avuto un nonno sui generis, nonostante fosse un pugliese analfabeta classe 1912, quindi non proprio un norvegese contemporaneo, era due spanne sopra in quanto ad apertura mentale e rispetto per le donne anche confrontandolo con molti, troppi, italiani di oggi. Lavorava dodici e più ore al giorno, ma lavava e asciugava piatti e trattava sua moglie come una regina. Io mi ispiro tanto a lui, capisco tuo figlio, mi ci rivedo.