Ultima modifica 9 Febbraio 2021
Vogliamo parlare ancora di un argomento combattuto come i vaccini? Si, vogliamo farlo perché noi mamme non ne abbiamo mai abbastanza, se si tratta di informazioni che riguardano la salute dei nostri figli.
I vaccini sono un argomento che divide.
Da un lato i pro-vax e dall’altro i no-vax.
Spesso abbiamo ascoltato e letto le ragioni di ambedue le fazioni.
Oggi vorremmo estrapolare alcuni ultimi aggiornamenti pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità.
Breve premessa. L’Istituto Superiore di Sanità è “un ente di diritto pubblico che, in qualità di organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale in Italia, svolge funzioni di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, documentazione e formazione in materia di salute pubblica.”
Il che significa che dovrebbe garantire una certa professionalità e imparzialità di giudizi. Anzi, non si occupa di giudizi ma di scienza e dati oggettivi.
A seguito di tutto il bailamme che hanno portato i vaccini, l’Iss ha tenuto a pubblicare un aggiornamento.
È un documento che si intitola “domande difficili”.
Questo documento era stato stilato in tempi non sospetti, ovvero nel 2014. Quando cioè non si discuteva del decreto Lorenzin, e i vaccini obbligatori erano meno di adesso.
Abbiamo voluto estrapolare da questo documento alcune domande, che erano quelle che più si sentivano durante i dibattiti degli ultimi giorni.
Così da avere una fonte abbastanza attendibile che rispondesse ai dubbi sollevati da altri, forse anche meno competenti a rispondere dell’Iss.
I Vaccini: Il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e sociali fa scomparire le malattie?
Secondo un genetista, e parlamentare italiano, che ha alimentato le ragioni dei no vax, le malattie come il morbillo sono state debellate non dai vaccini, ma dalle migliorate condizioni igienico sanitarie dei paesi sviluppati.
A parte la risposta dell’Iss, io mi sono anche soffermata sul profilo professionale di questo esperto che ha addirittura inviato una lettera aperta al ministro Lorenzin per dire questo e altro.
Il professore Perrino è uno scienziato e genetista. E così lo hanno fatto passare per esperto di DNA e vaccini.
Ben diversa è la sua storia professionale, certamente gloriosa, ma altrettanto poco centrante con l’argomento vaccini.
Perrino infatti è un genetista delle piante. Agronomo, già direttore dell’Istituto di genetica Vegetale del Cnr.
Peraltro intervenuto in difesa degli ulivi del Salento ai tempi dell’emergenza Xylella. Un paladino delle cause perse insomma (dico perse perché anche lì si sollevò un polverone di complotti e macchinazioni delle lobby, ma questa è un’altra storia). Per rispondere alla domanda, l’Iss porta a esempio una malattia, la poliomelite, che addirittura si era diffusa più in paesi sviluppati che in quelli poveri.
Per confermare il fatto che, sì, le condizioni igienico-sanitarie migliori aiutano a star bene, ma che alcune malattie si debellano esclusivamente con i vaccini.
I Vaccini: Le malattie scomparse nei paesi sviluppati potrebbero ritornare?
Il documento dice che alcune malattie debellate potrebbero trovare terreno fertile quando incontrano porzioni di popolazione “non vaccinata a causa di controindicazioni specifiche. Ma è lecito supporre che una parte considerevole (di popolazione a rischio, ndr) non sia stata vaccinata per libera scelta dei loro genitori.”
I Vaccini: Perché si vaccina al compimento dei due mesi? Non è troppo presto?
Il documento risponde in maniera ampia, ma noi vogliamo riassumere per questioni di immediatezza:
- a 2 mesi il sistema immunitario del bambino è già in grado di rispondere alla vaccinazione;
- aspettare non serve ad aumentare la sicurezza dell’atto vaccinale;
- ogni ritardo nell’inizio delle vaccinazioni prolunga il periodo in cui il bambino è suscettibile alle infezioni prevenibili con il vaccino.
I vaccini indeboliscono il sistema immunitario?
No. Assolutamente no, dice il documento.
Anzi, in alcuni casi il sistema immunitario viene rafforzato.
Consideriamo inoltre che tutti noi, e così come tutti anche i neonati, veniamo ogni giorno in contatto con milioni di batteri.
La somministrazione dei vaccini, soprattutto le formulazioni moderne sempre migliorate, comporta un esposizione ad antigeni sicuramente inferiore rispetto a quelli prodotti naturalmente per contrastare i batteri.
Sempre nel documento inoltre, proprio grazie al progresso della medicina e alle nuove formulazioni dei vaccini, si spiega come gli antigeni inoculati in un numero maggiore di vaccini siano inferiori a quelli dei precedenti vaccini.
I vaccini sono sicuri?
Beh, come tutte le medicine. E come tutte le attività umane.
Al contrario delle attività umane però i vaccini sono sostenuti da studi epidemiologici certi.
E chi dubitasse anche di questi studi, fatti dalle case farmaceutiche che hanno interessi e blablabla, il documento confuta che.
È vero che gli studi li fanno le case farmaceutiche. Ma è pur vero che le case farmaceutiche hanno delle concorrenti. Ed è vero anche che gli studi possono essere effettuati da organismi indipendenti. E spesso sono sovvenzionati dagli stati. E che gli eventi avversi ai farmaci sono evidenti al mondo intero. E che a volte i vaccini, così come è successo per altri farmaci, sono stati ritirati quando si è appurata la reale pericolosità.
I vaccini e i test prevaccinali.
Altro argomento tanto caro ai no-vax.
Nel documento è spiegato in modo chiaro.
Non è possibile, ad oggi, prevedere le reazioni avverse di un soggetto dopo la somministrazione di un vaccino.
Non esistono test che diano tali certezze.
In nessun caso. Neanche se si parla di altri farmaci che non siano i vaccini.
Oltretutto, personalmente non capisco il motivo di chiedere test solo per i vaccini. E l’aspirina allora?
I vaccini contengono coadiuvanti tossici
I vaccini pediatrici attualmente disponibili non contengono thiomersal (e quindi non contengono mercurio).
Questo vorrei scriverlo in maiuscolo ma il galateo della tastiera me lo proibisce.
Andate a leggere il punto 15 18 e 19 e capirete da quanti anni ormai il mercurio è stato eliminato dalle formulazioni dei vaccini.
La dimostrazione che se una formulazione di vaccini non è certa, gli stati provvedono a ritirarlo.
E le nanoparticelle, come dicevano gli altri famosi scienziati che hanno sostenuto la causa dei no-vax?
Non so se avete letto, ma tempo fa io mi ero imbattuta nei nomi del professor Montanari e della Dottoressa Gatti, che avevano anche scritto un libro per denunciare la tossicità dei vaccini.
Salvo poi essere costretti ad abbandonare la loro battaglia per presunte minacce. Ma anche questa è un’altra storia, e se proprio vi va potete leggerla qui.
Per tornare alle nanoparticelle, il documento dice che tali particelle si trovano ovunque nell’ambiente.
Nel latte, nel cioccolato, nei panini dei fast food, insomma se volessimo ripararci dalle nanoparticelle faremmo bene a comperare all’asta la camera iperbarica di Michael Jackson, haivistomai è ancora in vendita.
I Vaccini e l’autismo
Vabbè… non voglio neanche commentare.
Il documento credo estrinsechi ogni possibile risposta alle domande che in questi mesi sono state fatte.
E credo in maniera autorevole.
Volevamo infine citare un’altra fonte, credo altrettanto autorevole. E’ un rapporto pubblicato in tempi passati, che prescinde dalle cause pro-vax e no-vax, ma che riguarda da vicino la salute. È dell’Unicef.
Il quale ha espresso questo pensiero, che riguarda il suo intervento nei paesi poveri e con un elevata percentuale di mortalità infantile.
Molti degli interventi che incidono maggiormente nel ridurre la mortalità infantile sono semplici ed economici, dice.
Come l’allattamento esclusivo nei primi 6 mesi di vita, l’uso di zanzariere per prevenire la malaria, l’ uso di integratori di zinco e Vitamina A, l’assistenza al parto e alle cure neonatali, la disponibilità di acqua potabile e gabinetti, e i vaccini contro la tubercolosi, il tetano neonatale e il morbillo.
È ovvio che nei paesi sottosviluppati i bambini muoiono a milioni purtroppo. A causa della malnutrizione, delle scarse condizioni igieniche e di tanto altro. Muoiono anche di malattie debellate dai vaccini nei nostri paesi.
Proviamo a chiedere loro di non vaccinarsi. Vediamo cosa risponderebbero quelle mamme.
Fonte: Epicentro Iss