Ultima modifica 7 Gennaio 2020

“Un pulcino diventa adulto in poche settimane, un gatto in qualche mese, una persona in 13 anni. Durante l’infanzia siamo quello che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i recettori sensoriali sono aperti per ricevere i dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce e il buio, il suono e il silenzio… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione.
Poi si diventa adulti, si entra nella “società”, uno alla volta si chiudono i recettori sensoriali, non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? a cosa serve? quanto mi rende?
E poi, diventati ricchi, ci si fa costruire una bella villa al lago e, come ricordo di una infanzia felice e perduta per sempre, si fanno mettere in giardino la serie completa dei nanetti e Biancaneve in cemento colorato”.

Così diceva Bruno Munari, artista e designer, ma anche pedagogo intuitivo, molto vicino al pensiero della Montessori.
E allora oggi voglio rispolverare la mia laurea in architettura e parlare di design.
A tutti è capitato almeno una volta di dover acquistare un oggetto o un arredo per la stanza dei nostri figlie, sicuramente, vi sarete accorti del fatto che nella maggiorparte dei negozi, superato in parte l’orientamento classico rosa-femminuccia azzurro-maschietto, il massimo della fantasia e della creatività lo si vede nei colori (arancio, verde acido, lilla..), nei disegni, anche se sempre un po’ stereotipati (ben ten o hello kitty spopolano ancora alla grande!).

E invece, sempre rispettando le loro passioni,dovremmo fare in modo che l’arte, la bellezza, la creatività entrino nel loro piccolo mondo sin da quando sono piccoli e perciò bisogna  abituarli alla loro esistenza.
Se l’arte contemporanea entra fin da subito nel piccolo mondo dei bambini, sarà più facile “addomesticarli”ad essa come diceva la volpe del Piccolo Principe.

E allora, accanto al poster dei gormiti perchè non proporgli anche le opere di Keith Haring o i giocattoli di Munari?
Andiamo a vedere cosa ci offre il WEB:

  • DADA è una rivista di creatori, di creazioni, creativa e ricreativa.
    La sua équipe di redazione è varia e colorata come le sue immagini: artisti, insegnanti, storici dell’arte, scrittori e poeti, ciascuno con la propria personalità e il proprio talento, trasformano l’arte in immagini, esperienze e storie.
  • Unduetrestella progetta e realizza installazioni d’arte contemporanea per le camere dei bambini, ideati da giovani artisti tra i più interessanti e importanti del panorama italiano e internazionale.
  • MUBA promuove lo sviluppo e la diffusione dell’educazione non zformale, secondo il metodo pedagogico dei Children’s Museums, ai quali è strettamente legato.

     

  • ABC Kids Expo, uno degli eventi più importanti del settore
  • Designandmore
    Un blog che ci aiuta a dare un’occhiata tra le proposte dei produttori più attenti e innovativi sia italiani che stranieri
  • Secondome

    Per trovare tutti i prodotti di tendenza per i bambini
  • Designbuzz
    Blog su design ed arredamento

    Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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