Ci piace sempre molto andare al Teatro Manzoni a vedere La casa delle storie, e come noi penso molte altre famiglie che sabato 8 febbraio erano sedute a teatro per assistere allo spettacolo “Il gatto con gli stivali”.
Questa fiaba di Charles Perrault è stata adattata da Giovanni Lucini per rendere partecipe il pubblico, senza però tralasciare il suo più profondo significato.
Il gatto con gli Stivali: quando le favole si vivono a teatro
Come avrete capito dal titolo e dalla premessa, se non li conoscete, gli spettacoli di La casa delle storie, non sono semplici rappresentazioni ma un momento di unione tra spettatore e attori.
Perché la favola prenda vita, si ha bisogno delle persone in platea, adulti e bambini, che partecipino e condividano la storia raccontata sul palco.
Insomma, in questo caso, abbiamo preso parte attivamente alla storia del giovane mugnaio che possedeva solo un gatto.
Tra un coro di Miao, con relativo direttore d’orchestra, commercianti che passavano in platea raccogliendo ciuffi, pentole da suonare e merletti da sventolare abbiamo aiutato il gatto nel suo astuto piano.
Quello di rendere il suo padrone una persona migliore, anche economicamente!
Ma perché scegliere questi spettacoli?
La risposta è molto semplice, perché sono magici, un momento da passare insieme ai nostri figli diventando parte di qualcosa.
La casa delle storie lo fa molto bene, si vede da subito la passione e l’impegno che mettono nel creare i loro spettacoli, partendo dai kit che vengono distribuiti prima di entrare.
Avete capito bene, se già avevate letto la nostra recensione di Cappuccetto Rosso, saprete che avevamo avuto dei cappucci rossi e dei palloncini da lanciare.
Per questa favola, invece, sono state create delle bellissime orecchie da gatto, che anche qualche adulto ha indossato!
Per diventare così gli aiutanti del felino più scaltro e astuto delle fiabe!
Un altro aspetto che apprezzo sempre di questi spettacoli è la genuinità dei bambini, che attraverso la messa in scena, esternano le loro paure o i loro dubbi.
Come il bambino che ha urlato:
“Non scambiare la tua borsa di pelle”
oppure
“non entrare in quel castello perché c’e’ un orco”.
Ad aiutare gli spettatori a riconoscere le proprie emozioni ci pensa anche la sublime musica scelta per alternare alcuni momenti della storia.
Attraverso queste forme teatrali possiamo, oltre a condividere momenti che saranno dei bellissimi ricordi, aiutare i nostri figli a riflettere rendendoli più consapevoli di sé stessi.
Questo perché il tema centrale del Gatto con gli stivali è il credere in sé stessi così da riuscire a migliorare la propria sorte.
Il mugnaio e il gatto non sono altro che due parti della stessa medaglia che unite, rendono la parte migliore di noi.
Il mugnaio si fida ciecamente del suo gatto, anche se non si fida mai di nessuno; allo stesso tempo il gatto cerca di non deluderlo.
Insomma, grazie a questo spettacolo i bambini hanno imparato che non importa quanto la sfida che devono affrontare sia difficile, basta metterci coraggio, fiducia e magari un pò di creativa che si riuscirà a superarla.
Spettacolo voto: 9
Dopo lo spettacolo gli attori non mancano mai di scendere in platea per scattare foto ricordo con i bambini presenti in sala.
Ora non ci resta che aspettare la prossima stagione per rivivere con loro altre incredibili fiabe e per diventare Spett-Attori per un giorno.