Eccomi mamme ad iniziare con voi questo 2025 presentandovi un libro, il grande libro delle emozioni, che in casa è stato letto, riletto, passato da Giada ad Andrea ed anche riacquistato perché letteralmente consumato.
Il grande libro delle emozioni è un viaggio per elaborare quest’ultime grazie a 30 mini racconti che possono stimolare noi e i nostri bambini ad avere le risorse massime per essere in grado di svilupparci nella vita come persone autonome e felici.
In che modo è possibile tutto ciò?
È qui che entrano in gioco queste 30 storie, che grazie a parole semplici e personaggi simpatici, facilitano la comprensione di ciò che si prova, di ciò che sperimentiamo dentro di noi in determinate situazioni e che possono accompagnarci per sostenere i nostri piccoli nella gestione delle loro emozioni.
I temi trattati, attraverso racconti e disegni che facilitano l’immaginazione di circa 2/3 pagine ognuno, sono vari come la paura, il diverso ritmo di apprendimento, la rabbia e la mancanza di autocontrollo, la morte ,la vergogna, l’amore , il diverso.
Ho deciso di recensire questa pubblicazione che accompagna la mia vita da mamma da circa 9 anni e che in più occasioni mi è tornata utile per stimolare nei miei bimbi delle riflessioni non solo sulle loro emozioni, ma su quanto accadeva nelle loro giornate come ad esempio il nostro trasferimento, la noia, la difficoltà a inserirsi in una classe nuova alla scuola dell’infanzia, la paura di non avere amici o di dormire da soli, la perdita della mia cara nonna che è stata una figura importantissima nella vita di Giada nella sua prima infanzia.
Il libro ha un indice che riporta, oltre al titolo della storia, il sentimento trattato così da avere la possibilità di scegliere rapidamente quello di cui vorremmo parlare con i bimbi.
Al termine di ogni storia c’è una scheda di approfondimento che parla oltre che delle emozioni, del viaggio nei sentimenti che ogni persona affronta nel viverle.
Provo a scrivervi di più, ma lasciandovi la curiosità di sfogliarlo e divorarlo, anticipandovi che in questo 2025 dedicherò ogni mese ad una storia di questo libro affrontandola dal punto di vista dell’autrice María Menéndez-Ponte e dalla mia esperienza di figlia e mamma.
La prima storia del il grande libro delle emozioni si intitola un mostro nel letto, ed affronta il tema della paura.
Nella scheda di approfondimento di due pagine, troviamo tre mini paragrafi: “cos’è la paura” una definizione/spiegazione semplice che aiuta i bambini a conoscere questa emozione; “a cosa serve avere paura” perché spesso può capitare di sostenere i nostri bimbi a compiere azioni per noi scontate, ma che generano in loro timore,
la paura serve infatti ad attivare il nostro corpo e a difenderci o a nasconderci da un pericolo, ma anche ad attivare un sistema di sorveglianza attorno a noi quindi utilissima nello sviluppo della protezione di sé stessi ed infine “cos’è che ci fa paura” che aiuta i piccoli a dividere i pericoli reali, come l’attraversamento di una strada da paure immaginarie come un mostro nel letto da cui prende titolo il primo racconto.
Una delle storie preferite da Giada è quella su strillone, un mostriciattolo che alzava sempre la voce ed era un po’ prepotente verso i suoi coetanei, con difficoltà a fare la fila al parco giochi per poter scivolare oppure andare sull’altalena, sarà questa la prima storia di cui vi parlerò nel prossimo articolo, vi anticipo soltanto che negli anni, mi bastava dire “amore ricordi strillone?” per portarla a riflettere sulle sue azioni anche in tenerissima età.
Un saluto mamme, a prestissimo con la prima emozione