Ultima modifica 20 Aprile 2015
I libri costano cari, sempre di più pesano oltre che sulle spalle dei ragazzi, sui magri fondi di molti genitori, specie se i figli sono più di uno. Si intravedeva una speranza nella possibile introduzione dell’informatica, ma….
Ecco cosa recita un fax inviato alla Commissione bilancio del Senato da parte del Ministro dell’economia: gli oneri relativi al libro di testo, anche in formato elettronico, sono a carico delle famiglie.
Ma non è tutto, purtroppo, anche le spese per centri digitali e l’acquisto di supporti informatici che permettano di utilizzare i libri digitali non devono essere a carico della scuola, nè per le pubbliche casse e ancora contiene molti altri dettagli che cambiano nelle parole e nello spirito il decreto sviluppo voluto da Passera, quel decreto che vuole fortissimamente sull’informatica. E’ chiaro l’intento del Ministero dell’economia, far si che il passaggio dal libro stampato a quello digitale, più volte rinviato, sarà a totale carico delle famiglie .
La scuola non dovrà esserne interessata neppure marginalmente, neppure per anticipare il denaro necessario per l’acquisto nè di libri nè dei necessari supporti informatici. Quindi per ogni figlio oltre ai libri, questa volta digitali, le famiglie dovranno accollarsi la spesa per i supporti necessari per leggerli.
Solo le spalle dei ragazzi saranno alleggerite, quelle delle famiglie no.
Naturalmente non saranno obbligati a comprarsi i modelli più costosi, ma la spesa non sarà comunque, indifferente, ma sarà congrua? Il governo, nella persona del ministro Passera pensa e propone migliorie per la scuola e gli studenti e, nella persona del ministro Grilli, successivamente e per fax, mette il tutto a carico delle famiglie che devono accollarsi l’intero peso della riforma.
Non trovo le parole per dire quello che penso, ma credo che mi capiate benissimo.
Nonna Lì
Oltre tutto, già immagino i bambini discriminati perché non hanno il tablet più “cool”…
e poi ci si interroga sulla legittimità dell’utilizzo del grembiule!
E non solo!
Supporti differenti significa linguaggi tecnici differenti e quindi mancanza o difficoltà di compatibilità tra loro e con gli strumenti della scuola (tablet/portatile del docente e/o LIM di classe).
Consegentemente vengono azzerati i benefici che la didattica potrebbe avere dall’utilizzo dell’informatica, un vero affare per le famiglie insomma!