Ultima modifica 25 Ottobre 2022

Un grande classico Disney, mia figlia credo lo abbia visto talmente tante volte che potrebbe essere in grado di doppiarlo.

Nata dalla penna dello scrittore inglese Rudyard Kipling, la rivisitazione in chiave live action dell’ avvincente storia del giovane Mowgli, il piccolo uomo cresciuto da una famiglia di lupi arriverà nelle sale italiane il 14 aprile.

Da bambino ero colpito dal legame fra Mowgli e Baloo”, racconta Favreau. “Mi ricordava il rapporto con mio nonno che è stato importante nella mia vita. Mi piace che Mowgli sia un ribelle, che si metta sempre nei guai. E’ un bravo bambino, ma un po’ precoce. Non si lascia intimidire dai grandi animali selvaggi”. Secondo il regista “Il Libro della Giungla racconta la nascita di un eroe, il percorso di maturazione di un ragazzino cresciuto nella giungla, circondato da una galleria di personaggi che diventano archetipi. Per un filmmaker, questo è un terreno molto fertile”.

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E’ una storia di ‘formazione’ che parla di un ragazzino che sta cercando il suo posto nel mondo”, aggiunge il produttore Brigham Taylor. “Il Libro della Giungla è una storia universale che ora abbiamo rinnovato dal punto di vista tecnologico. Grazie alle nuove tecniche, per la prima volta, possiamo realizzare proprio la visione di Kipling: un bambino vero in una giungla vera con animali veri che però sono anche in grado di parlare con lui. L’avventura è reale, gli eventi si susseguono in una escalation, ma allo stesso tempo il film è pieno di calore e umanità”.

Un fan Disney noterà la cura dei dettagli e le citazioni che fanno onore al film originale”, continua il regista. “Un bambino che per la prima volta vede Il Libro della Giungla potrebbe dimenticare di sgranocchiare i popcorn perché trasportato in un’avventura divertentissima”.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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