Ultima modifica 11 Novembre 2015
Quando si ha un bimbo piccolo uno dei problemi che in genere una mamma si trova a dover affrontare è legato al pasto fuori casa.
Si perché non è che un seggiolone a disposizione ci sia dappertutto e non è nemmeno molto comodo portare quello che si ha a casa propria in giro, soprattutto se si tratta di una sola uscita.
Io con la mia prima figlia ho risolto il problema utilizzando un seggiolino che si applica sulle sedie e che una volta chiuso ha le dimensioni di una valigetta (quindi piuttosto comodo da trasportare anche perché leggero).
Il mio seggiolino arrivava dall’Inghilterra e all’epoca in Italia un oggetto del genere ancora non c’era, ora ho visto che per risolvere il problema della pappa fuori casa le aziende che realizzano prodotti per bambini hanno sviluppato varie alternative.
Sono stata colpita in particolar modo da un seggiolone da viaggio che ha la particolarità di occupare poco spazio e di potersi adattare a qualsiasi tipo di seduta.
Il bambino viene messo sulla sedia, in mezzo alle sue gambe viene fatto passare il “sistema” che lo tiene fermo alla sedia in modo che non cada e poi fissato alla sedia con sistema di chiusure brevettato e molto solido.
Questo oggetto ha il vantaggio di essere leggero, di essere lavabile in lavatrice (cosa di non secondaria importanza vista la quantità di cibo che durante un pasto finisce addosso al bambino o per terra) perché realizzato tutto in cotone e di occupare poco spazio così da poterlo riporre in qualsiasi borsa al termine del suo utilizzo.
A giudicare dalle foto credo che lo svantaggio di un oggetto di questo tipo possa essere solo il fatto che il bambino rimane “molto scoperto” percui credo che sia buona cosa, qualora si decidesse di acquistarlo, dotarsi di un bavaglino molto “coprente, in modo da “limitare i danni” qualora il nostro bambino fosse molto agitato nel corso dei pasti.
Io ne sono rimasta molto attratta e credo che ne acquisterò uno per i pasti fuori casa della mia seconda bambina visto che il seggiolone da viaggio che usavo con la prima figlia ormai è da sostituire.
Laura Zampella