Ultima modifica 24 Agosto 2015
Ultimamente leggo numerosi articoli sull’influenza positiva del sonno condiviso sulla crescita psicofisica del bambino. E raccolgo e accolgo opinioni dicotomiche tra i neogenitori che manifestano perplessità o totale aderenza a questo nuovo (?) modello.
Ma è davvero nuovo o stiamo semplicemente rispolverando antiche saggezze di accudimento genitoriale? Sorrido immaginando i miei nonni e i loro 6 figli mentre condividono la loro stanza da letto o accolgono nel “lettone” gli ultimi arrivati. Immagino la scena dove tutto si svolge con naturalezza, senza teorie o riferimenti scientifici che ne dimostrano la validità.
Percepisco la sensazione di benessere provata dai miei zii in quello spazio che accudisce, nutre e asseconda i fisiologici bisogni. La stessa sensazione che leggo nello sguardo dei miei figli quando, ogni sera, si addormentano nel “letto di mamma e papà”.
Ma passiamo alle teorie che tanto piacciono a noi genitori di oggi.
Il dottor James McKenna, antropologo e professore nel dipartimento di neurologia all’università della California, sottolinea che è ingiusto interpretare l’incapacità dei neonati di dormire soli come un fallimento del bambino o dei genitori.
I genitori non dovrebbero aspettarsi che i loro bambini dormano tutta la notte perché in realtà si svegliano tantissimo. ma se sono vicini ai genitori, si riaddormentano facilmente. Se invece si svegliano e sono soli, allora il loro scopo è di cercare di ridurre questa separazione, quest’isolamento, questo senso di abbandono col pianto.
In risposta alle false credenze che la società ci “impone” : vizi, intimità genitoriale inficiata, bambino dipendente e chi ne ha più ne metta, il ricercatore sostiene che non esiste neanche uno studio che dimostri i benefici del sonno solitario (tranne in situazioni rischiose per il neonato come materassi ad acqua, genitori che fumano, usano droghe, oppure sono obesi).
E allora che fare?Cosa scegliere?
Proviamo a fidarci delle nostre inconsapevoli competenze, assecondando i fisiologici bisogni dei nostri bambini. In poche parole, godiamo del privilegio di essere genitori!
Cecilia Gioia di MammacheMamme
Condivido molto quanto scritto in questo articolo. Alla nascita della nostra seconda figlia abbiamo comprato un letto su misura a tre piazze, che ci è’ tornato utile anche alla nascita della terza. Ci sembra che i nostri figli rimangano sempre li’ con noi, che non se ne tornino mai più nel loro letto, che tu è tuo marito non avrete più il vostro spazio fondamentale per
la coppia. La nostra esperienza e l’ esperienza di tante mamme con cui mi sono confrontata dice invece che quando il bambino ha “preso” la sicurezza e le coccole di cui ha bisogno se ne va, dritto diritto nel suo letto per tutta la notte. E li’ senti di aver fatto la cosa giusta. Buona nanna a tutti