Ultima modifica 18 Giugno 2018
“Tuttavia il vento irrequieto del Nord non era ancora soddisfatto. Il vento parlò a Vianne di paesi ancora da visitare, di amici bisognosi ancora da scoprire, di battaglie ancora da combattere… da qualcun altro, la prossima volta.
E fu così che il vento del Nord si stancò e andò per la sua strada”.
“Chocolat” Lasse Hallström
Il vento è cambiato, come fa notare anche l’avvocato Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni, finalmente. Non so se sia il vento del nord, impaziente e smanioso o quello dell’est, che faceva volteggiare attaccata a un ombrello, atterrandola sulla terra, una tata portentosa di nome Mary Poppins. Ha soffiato, alzando un polverone grosso come le ombre della paura, per poi spazzare via gli ultimi timori. Succede così, dopo la tempesta, deve arrivare il sereno.
Via libera per le Regioni alla realizzazione della fecondazione eterologa nei centri pubblici e privati. Sì all’eterologa anche in Umbria, la mia regione che, adotterà una delibera autorizzativa per questo tipo di fecondazione all’interno del servizio sanitario regionale, secondo le linee guida del documento approvato in Conferenza dei Presidenti delle Regioni. “Un documento, quindi, che ha un profilo medico-scientifico di notevole qualità e che pone al centro i diritti delle coppie”. Il Parlamento è quindi messo alle strette. Dovrà comunque approvare una legge nazionale proprio in ragione del documento delle Regioni che permette alle coppie di godere, all’interno della sanità pubblica, di un loro diritto sacrosanto sancito chiaramente dalla Consulta.
Questo vento ha vinto una grande battaglia, lasciando sul campo corpi feriti e anime martoriate, insieme alla morte di tante speranze.
Ma ora soffia. Potente e vigoroso e porta con sé l’aria bella dei nuovi giorni, delle possibilità, della potenza del sogno più grande capace di viaggiare anche controcorrente.
Raffaella Clementi