Ultima modifica 23 Maggio 2019
E’ così scandaloso dire che sei stufa di biberon e colichette?
Questo ho chiesto ad una mia amica in preda ad una crisi di pianto e di rimorso.
Quante di noi, almeno una volta (ma sono sicura siano di più) avrebbero voluto gridare Basta sono stufa!!!
Ed ammetterlo è una strana sensazione.
Lo si pensa, e ti si stringe il cuore, come in preda ad un forte rimorso, ad una vergogna.
Cerchiamo di analizzare questa sensazione.
Perché sentirsi così in colpa?
In fondo nella vita capita di essere stufe: del lavoro, di un fidanzato, di una amica.
A volte anche di un genitore.
Però la sensazione che si prova nel dirlo quando siamo mamme è diversa.
Più forte, più violenta.
Credo si tratti di una forma di riconoscimento del nostro “perfetto essere imperfette”.
Sì, perché non siamo macchine, non siamo impeccabili e non siamo mamme robot.
E questo modo di sentirsi, unito ad un retaggio culturale/sociale, per cui una mamma deve essere brava, sempre in forma, sempre paziente, stanca ma senza cedere ci porta ad avere dei sensi di colpa.
Io non ci sto, non sono una mamma sempre sorridente, non sono la mamma di qualche spot televisivo, felicissima di alzarsi alle 6 del mattino, già perfettamente truccata e fresca di piega, saltellante da un lettino all’altro per svegliare dei marmocchi ed un marito, che mi sorridono appena destati (non so voi ma io ci metto circa 20 minuti a svegliare mio figlio e vi assicuro che non sono sorrisi le prime reazioni che ha, per non parlare dei miei capelli… e del marito). E poi tutti pronti per una colazione in allegria.
La vita vera è un’altra, possiamo essere di pessimo umore, possiamo essere in crisi perché non riusciamo a far cessare un pianto, perché volevamo distenderci accanto a nostro marito e parlare (un dialogo che esuli da argomenti quali il ruttino non fatto o la pupù del nano).
E possiamo anche sentirci inadeguate.
Non è uno scandalo.
Credo che la consapevolezza del nostro non essere perfette ci possa portare ad essere coscienti dei nostri limiti, consapevoli di come siamo e di chi siamo. Imperfettamente mamme, con pregi e difetti.
E non credo a quelle mamme che non hanno alcuna difficoltà, non sono mai stanche o giù di morale e sorridono ad oltranza. O meglio, non credo proprio che esistano.
E se esistono sono quelle che di fatto, sanno mentire bene. Chissà poi perché.
E’ così brutto sfogarsi, urlare al mondo che siamo stufe?
Che poi… non lo siamo mica tutte le ore, tutti i giorni eh.
Ci sono momenti in cui capita. Momenti.
Ed è in quei momenti che bisogna urlare. Che bisogna ammetterlo.
Senza problemi. Credetemi, aiuta a vivere meglio anche tutti gli altri momenti.
Succedeva quando erano piccini e mi sentivo in colpa a pensarlo. Ora che sono adolescenti… Lo urlo almeno 4 volte al giorno.
Svegliare mia figlia: 20 minuti di agonia, si alza sbuffa, borbotta, non saluta e nemmeno mi guarda in faccia… Ed è solo l’inizio d lla giornata…!