Ultima modifica 28 Settembre 2022
In Stato di Grazia è uno degli spettacoli selezionati per la quarta edizione del Fringe Festival MilanOff 2022 e sarà in scena alla Fabbrica di Lampadine in quattro repliche: giovedì 29 settembre alle ore 21,30, venerdì 30 settembre alle 17.30, sabato 1° ottobre alle 19.30 e domenica 2 ottobre alle 21.30.
Lo spettacolo a cura della GerliMusic Production è una comedy, dove una scatenata Margó Volo col suo monologo, riuscirà a sorprendere chiunque, anche sé stessa, parlando con ironia e autoironia, di tabù e pregiudizi, scoperta di sé e libertà sessuale, di menopausa e gioia di vivere e dell’importanza di una donna di guardarsi dentro.
Un progetto intergenerazionale di inclusività, che ha come “missione” ideali di libertà d’espressione, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, che grazie al teatro e la recitazione possono davvero arrivare a tutti.
Il monologo è scritto da Tobia Rossi con la regia di Chiara Valli, assistente alla regia Mariano Jaime, assistente di produzione Giuseppe di Falco, con l’amichevole consulenza di Eraldo Moretto.
Cosa succede quando Grazia, donna di mezza età rigida e perbenista, in seguito a un “incidente” si trasforma in una “milf” spregiudicata e iper-sessuale, talmente libera da mettere in imbarazzo quelli che prima la accusavano di essere una bigotta?
Con una premessa del genere, come non fare due chiacchere con la sua protagonista: Margo’ Volo.
Come nasce questo spettacolo?
Prima di tutto lo spettacolo nasce tra due diverse generazioni, la mia e quella di Tobia Rossi l’autore del monologo, io potrei essere sua madre e lui il mio primo genito.
Abbiamo conversato molto su un tema caro ad entrambi che ha fatto emergere Grazia, la protagonista di questa storia.
Questo è uno spettacolo comico che pone il dialogo intergenerazionale al centro, quindi che ha un messaggio profondo.
Infatti troverete momenti molto drammatici al suo interno ma realizzati con grande leggerezza di cuore ed ironia, senza mai sfociare nella superficialità.
In stato di Grazia, nasce quindi da una necessità di dire qualcosa, perché per noi il teatro è necessario e mai come ora il messaggio di questo spettacolo è necessario!
Cosa dobbiamo aspettarci dallo spettacolo In stato di Grazia?
Rispetto agli spettacoli precedenti questa versione è molto più snella, dura solo un ora e un quarto.
Da subito, insieme a Tobia, abbiamo continuato a lavorare allo spettacolo per renderlo ancora migliore, tagliando quelle parole che non erano necessarie per via dell’interpretazione.
Inoltre, abbiamo deciso di portarlo in una versione Stand up; questo vuol dire che è stata tolta la scenografia ed è rimasta solo una sedia che diventa diverse cose che si alternano e si susseguono nella narrazione.
Abbiamo tenuto anche una borsa dalla quale estraggo vestiti e cambi, insomma, tutto quello che mi serve in scena.
In questo modo abbiamo regalato hai personaggi una rinnovata libertà d’espressione.
Devi sapere che lo stand up mi appartiene, perché oltre ad essere diplomata al Piccolo ho una lunga esperienza in Cabaret e in monologhi cabarettisti.
Quindi, questa nuova versione è senza dubbio molto più essenziale, diretta, esplosiva ed efficace.
Nello spettacolo interpreti alcuni personaggi, ben diversi fra loro, a quale ti senti più legata o più affine e perché?
In stato di Grazia ci sono madri disinibite e figlie vergini, padri flemmatici e figli drag queen, insegnanti rigidi e studenti ribelli.
Grazia è mamma, moglie, amica ed è mia coetanea.
Sicuramente questo personaggio principale è cucito su di me, quindi è quello che sento più affine; condivido anche quello che racconta, magari non la parte iniziale.
Però se devo dirti la verità, io mi sento più affine a Federico Ciardulli, che è la pecora nera della scuola, lo studente che ne combina di tutti i colori, quello più caratteriale e difficile.
Al cuore del quale però Grazia riesce ad arrivare.
E’ quello più fragile di tutti anche se non si vede ma attraverso la sua sincerità salva la situazione perché non si piega ai ricatti e alle manipolazione.
Rimane fedele a sé stesso.
Ecco, si forse è questo il personaggio più affine a me.
Secondo te Grazia potrebbe essere di ispirazione per le donne e per quale motivo?
Molto, moltissimo!
Io questo spettacolo lo faccio e l’ho fatto per le donne, ma ti dico di più l’ho fatto per le madri.
Perché Grazia è madre!
Grazia ha due figli, la primogenita che è un essere mitologico metà donna e metà fattura elettronica e Tommy, il secondogenito che è una drag queen.
Vedremo nello spettacolo come Grazia lo sostiene anche aiutandolo, improvvisandosi Drag perché mancava una Drag Queen dove lavorava il figlio.
Questo spettacolo è molto interessante perché fa vedere come la protagonista riesce, attraverso il suo cambiamento, a toccare i propri figli che la vedevano come qualcosa di statico, come una donna perbenista, ottusa di mente ristretta.
Infatti, dopo la sua trasformazione il figlio Tommy ne rimane sconvolto!
Questo possiamo dire è sicuramente una metafora giocosa, ma quello che vogliamo comunicare è che una madre non è solo madre ma è amica, moglie, nemica, creativa, artista e tante cose.
Cos’è una madre?
Una madre può trasformarsi e diventare tante cose, riuscire a farsi accettare dai propri figli in ogni suo aspetto, questo è importante.
Dobbiamo essere sinceri e trasparenti con noi stesse e con gli altri.
Ma soprattutto educare i figli alla propria trasformazione, fargli capire che si può cambiare e non per questo smettere di volergli bene, esserci e di sostenerli.
Mai dimenticarsi di noi stesse mentre si è mamme!
Infine, come hai vissuto il fatto di essere stata selezionata con questo spettacolo per il Fringe Festival MilanOff 2022?
Prima di tutto sono stata molto contenta perché é un festival che ha uno sguardo sui nuovi linguaggi, sulle nuove proposte e sui giovani.
Giovane è l’autore e giovane è anche lo spirito con cui ci lavoriamo.
Inoltre, ci da la possibilità, l’occasione di confrontarsi con tutti gli altri e con tanta bellezza. Come attrice è una gioia, poter lavorare e condividere la stessa passione con altre compagnie.
Insomma, questo festival è un bel riconoscimento perché viene apprezzato il valore ed il messaggio del nostro spettacolo.
Vuoi aggiungere qualcosa per le nostre lettrici?
Le mamme si meritano di venire a vedere questo spettacolo perché Grazia è prima di tutto una madre.
Nello spettacolo il rapporto con i figli viene approfondito tantissimo, entreranno in crisi e il problema verrà risolto davanti agli occhi dello spettatore.
Quindi la figura della madre è molto importante e tutto questo è messo in scena in maniera comedy.
E’ uno spettacolo che parla del corpo e come dice Grazia:
Il corpo è il più grande strumento di libertà che abbiamo. Le regole le fate voi. Ascoltate i vostri desideri. Siatene padroni, rivendicateli.
Quindi aspetto tutte le mamme, le nonne, le future mamme e anche i papà ovviamente!
Se volete assistere allo spettacolo In stato di Grazia, ricordate che sarà in scena alla Fabbrica di Lampadine in quattro repliche: giovedì 29 settembre alle ore 21,30, venerdì 30 settembre alle 17.30, sabato 1° ottobre alle 19.30 e domenica 2 ottobre alle 21.30.