Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Quando si decide di espatriare è più che normale immaginare come sarà la nostra nuova vita.
É altrettanto naturale immaginare una vita nuova fatta di cose che nella nostra mente riguardano il paese in cui andremo a vivere. Ad esempio se la nostra scelta ricadrà su Parigi ci immagineremo con una baguette sotto al braccio sorseggiare un caffè au lait seduti ad un tavolo di un bar da cui si scorge la Tour Eiffel.
Si sogna, no? Complice l’entusiasmo, ci si immaginano le scene più bizzarre e stereotipate.
Il problema è che quando poi si espatria, inizialmente si pensa di vivere in quel contesto stereotipato che ci si immaginava!
Ci vuole moltissimo tempo per conoscere una cultura, le mentalità sono spesso diversissime e comprendere il punto di vista altrui è già complesso con il vicino di casa del quartiere di appartenenza, immaginiamoci come possa essere comprendere chi ha vissuto in un paese diverso dal nostro.
Il tutto diventa ben più complesso all’estero.
Il mio compagno ed io abbiamo scelto l’Inghilterra.
In 6 anni abbiamo cambiato tre città, in tre contesti completamente diversi, per cui un’idea verosimile del paese in cui vivo e della gente che ci vive me la sono fatta.
Ci sono luoghi comuni che, nonostante il mondo sia diventato molto più piccolo ai giorni nostri, faticano ancora a cadere. Tra questi il più noto è quello del tea alle cinque.
In Italia chissà per quale assurda ragione ci immaginiamo gli inglesi che alle 4.55 mettono su l’acqua per il tea.
Invece no, l’Inghilterra non si ferma alle 4.55 a causa della pausa tea.
Gli inglesi bevono tea tutto il giorno, piú di quanto in Italia beviamo caffé.
Ogni scusa è buona, è un continuo mettere su acqua calda.
Ricordo di aver chiesto alla mia ex padrona di casa quanti ne bevesse circa al giorno e dopo un rapido calcolo mi rispose “circa 10-12 al giorno”. Per poco non perdo la mascella lí in giardino!
Ora, non dico che tutti gli inglesi ne bevano cosí tanti, ma è prassi berne almeno 4-5 al giorno.
Uno stereotipo che detesto è quello legato alla pioggia.
Una persona pensa all’Inghilterra e gli viene in mente la pioggia!
Non voglio certo sostenere che qui non piova, sarebbe falso, ma non è assolutamente vero che piove sempre.
Per esempio in questo momento sto cercando di ricordare l’ultima volta che ho visto la piogga e non mi ricordo…
La verità è che piove spesso ma talvolta anche solo per dieci minuti.
Mentre in Italia quando piove puó piovere per l’intera giornata, qui questo succede piuttosto raramente.
Il clima inglese è però assolutamente volubile, per un metereopatico è una vera disgrazia.
Un minuto prima il sole splende, un minuto dopo il cielo è coperto da giganteschi nuvoloni neri. M
a niente paura: un’ora dopo il sole potrebbe tornare a splendere!
Il consiglio è quindi quello di uscire sempre con l’ombrello in borsa per prevenire la pioggia.
Nonostante questo peró in Inghilterra sono rarissimi i temporali (ne ho visti due in questi anni e non erano granché). Non avrei mai pensato di sentire la mancanza dei temporali… a volte mi manca l’odore di terra e pioggia, il rumore della pioggia d’estate e il cielo che si illumina a giorno a causa dei lampi.
Mi faceva sentire che la terra è viva e quando ci penso un po mi manca.
Sempre legato al clima, in Italia ci si immagina l’inverno inglese piú rigido del nostro.
Va detto che dipende moltissimo da che parte d’Italia si proviene.
Io che sono cresciuta in Lombardia noto ben poca differenza, azzarderei che forse è meglio qui perché almeno non c’è nebbia.
Quando vivevo sulla costa sud inglese ricordo due inverni assolutamente miti con temperatura mai sotto gli 8-9 gradi, non usavamo nemmeno il cappello e la sciarpa… qui nelle midlands invece alterniamo giornate fredde sui 3-5 gradi a giornate che arrivano anche ai 10 gradi.
Il mio luogo comune preferito è sicuramente quello sulla freddezza inglese.
“Ah, ma gli inglesi mica sono come noi, quelli sono freddi!” Mah.
Io partirei iniziando a dire che non tutti gli italiani che ho incontrato sulla mia strada sono stati calorosi!
In secondo luogo non é vero che gli inglesi sono freddi, hanno semplicemente un modo diverso di relazionarsi. Danno confidenza con meno facilitá. Anche questo ovviamente si riduce ad un mero stereotipo perché non tutti gli italiani danno confidenza subito… diciamo che gli inglesi sono calorosi a modo loro!
Magari non hanno il concetto di famiglia legatissima come si intende al sud Italia ma é giá piú simile ad un concetto del nostro settentrione. Si parla sempre di luoghi comuni ovviamente.
Ancora oggi mi domando cosa gli inglesi pensino della nostra terra, non mi é chiarissimo… parlano sempre del cibo e delle cittá d’arte. In assoluto nominano Toscana e Campania.
Ancora oggi nonostante i milioni di Italiani sul territorio mi sento chiedere spesso come mai abbiamo lasciato l’Italia. Si sa della crisi ma non quanto questo abbia spinto milioni di giovani e meno giovani a fuggire.
Ogni tanto mi domandano dell’esistenza della Mafia…
E poi il cibo! Gli inglesi danno per scontato che tutti gli italiani sappiano cucinare!
Beh, sicuramente paragonato alla loro conoscenza del cibo generale noi siamo mille anni luce avanti, però conosco moltissimi italiani che non sanno andare oltre a pasta in bianco e uova fritte! Mentre dall’altra parte si, esistono inglesi che sanno cucinare!! Esistono anche tanti tanti piatti tipici e tanti appassionati di cucina.
La cucina inglese non é solo Fish&Chips!
Dimenticavo un altro stereotipo fondamentale: gli inglesi non hanno il bidet… ma come no?!
ma certo che ce l’hanno! Scherzavo!!
No no, quello é vero, non hanno il bidet!
All’inizio ci ho sperato fosse uno stereotipo, invece é la veritá.
Negli anni ci si abitua a tutto, anche alle acrobazie 😉
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hai ragione! soprattutto mi infastidisce il luogo comune del cibo. io adoro la cucina inglese, che non è per niente solo fish and chips. certo se si mangia solo nei fast food si troverà quello, ma nei ristoranti o nei pub si mangia stra bene! adoro lo steak ale pie e anche la versione col pesce che ho assaggiato nello Yorkshire! per non parlare dei dolci!