Ultima modifica 20 Aprile 2015

E’ sempre stato un personaggio sopra le righe, irruento, forse un po’ istrione, ma un uomo, tutto di un pezzo, che ha sempre portato avanti le sue idee liberiste e libertarie senza sgarrare mai, senza ripensamenti, senza cedere alle lusinghe, alle seduzioni, alle profferte e, se si è ‘legato’, tra molte virgolette, a questo o a quel partito, è stato solo nell’intento di portare avanti i propri propositi, di strappare qualche concessione utile a realizzare le sue idee, i suoi interessi.

È, più volte, ricorso a soluzione estreme per attirare l’attenzione su un problema che lui riteneva di vitale importanza, mai per sé stesso però, ha più volte effettuato lo sciopero della fame e/o della sete, è stato più volte ricoverato in ospedale, si è temuto tante volte per la sua vita, e, spesso, è stato salvato in extremis, lo hanno ”riacciuffato per i capelli”. Ha sempre ottenuto, anche se in parte, la risoluzione del problema per il quale si stava battendo, per il quale metteva a rischio la sua vita.

Ha sempre pagato in prima persona lo scotto per le sue idee, battendosi come un leone, cercando e ottenendo visibilità per il suo piccolo partito dalle grandi idee. Io non sono sempre d’accordo con lui, non sempre ho ritenuto giusta la sua idea, il suo battersi per questo o per quello, per problemi che io non ritenevo e non ritengo di primaria importanza, altre, per me, sono le cause per le quali spendersi, ma ho sempre rispettato l’uomo .E ancor più lo rispetto, se fosse possibile, ora che si sta spegnendo, ora che gli hanno dato poche ore di vita, ora che, ormai avanti negli anni, il suo fisico, già indebolito, non regge all’ennesimo sciopero totale, quello della fame e della sete che dura ormai da più di 6 giorni.

Marco Pannella si sta spegnendo, si spegne per una richiesta di amnistia, di migliorato delle condizioni di vita delle migliaia di persone ristrette in carcere, molte in attesa di giudizio. Si spegne per dare una speranza di vita a molti, si spegne per una richiesta di giustizia, di presa di coscienza dell’invivibilità delle nostre carceri, per i diritto che ogni persona ha di veder rispettata la propria dignità, si spegne nel silenzio generale, questa volta non trova una risposta nei tecnici che ci governano.Non trova spazio, oggi, la sua richiesta, la sua supplica spinta all’estremo, non c’è pietas per i diseredati, ne per il loro portavoce. Anche i media ne danno notizia così en passant, tutti sono più interessati alle beghe interne di questo o di quel partito, se Monti si candida o no, se Berlusconi …., se Bersani…, ma nessuno dico nessuno sembra veramente interessato ai problemi reali, a quelli che toccano i cittadini comuni e dai quali loro, gli appartenenti alle varie caste, non sono neppure sfiorati. Salvo urlare quando qualcuno di essi li tocca, salvo accusarsi, vicendevolmente, di ‘fabbricare’ leggi ad hoc, o ad personam, facendo o disfacendo a seconda di chi occupa i più altri scranni del potere.

Marco Pannella, no, non ha mai urlato per se stesso, ma per altri, per le tante ingiustizie, per i troppi privilegi, l’ho sempre visto come un don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. Lui con un piccolo nucleo di seguaci, un Davide contro il grande Golia o, meglio Goliath ( un mostro dalle mille facce e dalle centomila mani di tutti gli appartenenti alle caste),non si è mai dato per vinto, ottenuto anche poco, ricominciava da capo a fare presenti i problemi dei dimenticati, della gente comune e partiva, ogni volta lancia in resta, per una nuova guerra combattuta rischiando solo la sua di pelle. Come ho già detto, io non sono sempre d’accordo con lui, con le sue battaglie, e, anche oggi, penso che non sia prioritario il diritto di chi delinque rispetto a quello di chi ha percorso e percorre onestamente la sua vita.

Quando vedo un cittadino dormire all’addiaccio, frugare nei cassonetti o nei resti nei piatti dei fast food per trovare riparo o nutrimento per sopravvivere penso che a loro deve essere data la nostra priorità, ma poi penso a tutte quelle persone ristrette in carcere in attesa di giudizio, magari innocentissime, che forse, possono facilmente coniugare il pranzo con la cena, e hanno un letto per il loro riposo, ma in condizioni mentali e psichiche così insopportabili da portare molti al suicidio, e allora.. Allora penso che Marco Pannella si sta battendo, per l’ennesima volta, per un degno scopo, per un gusto fine, e spero che, anche questa volta, chi può, si faccia un esame di coscienza e riesca a trovare un modo per esaudire anche una sola delle sue richieste, e spenda un poco del suo tempo per realizzare una riforma del nostro sistema giudiziario, nella sua interezza. Ma lo faccia presto, perché il tempo fugge veloce, e Marco si spegne, non lasciatelo morire, non lasciate morire un uomo vero, uno dei più grandi del nostro tempo.

Nonna lì

Sono una giovane ragazza dai capelli bianchi, un vulcano di curiosità con una voglia irrefrenabile di sorseggiare la vita, una fantasiosa e interessante signora piena di voglia di fare, dire, raccontare, condividere.

5 COMMENTS

  1. Sto con Marco, perchè credo che la Giustizia è la prima causa da sostenere;lui mette a repentaglio la sua vita. Grazie Marco, come te Gandhi e, prima ancora Gesù d Nazaret purtroppo inascoltato proprio da quella che vorrebbe essere la sua chiesa.

    • io sto con Marco, perchè è un UOMO che paga di persona le proprie scelte, anche quando non condivido appieno le sue priorità. Sto con lui perchè è un diverso, uno che non si adagia, uno che VIVE DI IDEE e di battaglie contro l’indifferenza e la sordità di coloro che, potendo, non fanno NULLA per migliorare le condizioni di vita del prossimo. Io sto con Marco

  2. Marco ha tutta la nostra ammirazione per la causa per cui mette a grave rischio la sua vita. La sua è una battaglia che porta avanti da anni in perfetta solitudine, senza che la politica se ne abbia mai fatto carico.
    Il sistema carcerario di un Paese riflette sempre e comunque il proprio grado di civiltà e di valori fondativi della società

  3. Io sto con Marco perchè è una bravissima persona molto meglio di tanti politici finti e fasulli che stanno sempre in prima linea, però voglio dirgli di tornare a bere e mangiare sono preoccupata per lui. Marco ti prego basta così. Ciao cari auguri.

  4. anche io stò con Marco.perchè è sempre stato una persona coerente e ha sempre portato avanti le sue ideema,non vorrei che ci lasciasse la pelle……………………….

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