Ultima modifica 29 Settembre 2016
Oggi parliamo di isterosalpingografia, un esame fastidioso quanto la sua pronuncia.
L’isterosalpingografia è un esame radiografico che permette di avere molte informazioni sull’apparato genitale femminile, particolarmente utile nella diagnosi di alcune cause di infertilità, come ad esempio le tube chiuse.
Il metodo usato viene generalmente chiamato metodica contrastografica poiché si inietta, attraverso un catetere, un mezzo di contrasto a base di iodio. Il liquido sale prima nella cavità uterina, poi nelle tube e, se queste ultime sono aperte, termina il suo percorso nella cavità del peritoneo.
Durante il suo percorso vengono eseguite diverse radiografie. Se non vi è pervietà tubarica (ovvero se le tube sono chiuse) il mezzo di contrasto non può scorrere. Se l’ostruzione tubarica si trova nella zona iniziale non è possibile visualizzare la tuba; se invece l’ostruzione è nella parte finale è possibile vederla, ma il mezzo di contrasto non è in grado di defluire nella cavità uterina.
Viene eseguito in regime ambulatoriale. Non si ricorre all’anestesia ma sono consigliabili un antidolorifico e un antibiotico prima e dopo, perché l’indagine è breve, ma invasiva. Il fastidio è simile al crampo muscolare dovuto ai dolori mestruali. Il dolore varia secondo la sensibilità individuale e quello che per alcune è insopportabile per altre è invece trascurabile. Tutto dipende dalla soglia di sopportazione e dalla chiusura o meno delle tube. Ma tranquille, si fa e soprattutto l’esame dura al massimo 15/20 minuti.
Nonostante il dibattito sull’utilità di questo esame rispetto ad altri, rimane uno dei migliori per capire la pervietà, l’ostruzione o l’apertura delle tubeo anche alcune patologie a carico della cavità uterina.
Generalmente si fa dopo la mestruazione ma prima dell’ovulazione e spesso i medici sconsigliano i rapporti sessuali ( anche se si pensa che le tube ripulite facilitino l’arrivo di una gravidanza)perché le tracce di liquido potrebbero nuocere a una fecondazione.
L’isterosalpingrafia è molto temuta dalle donne in cerca di un bimbo e, come tutte le cose intorno cui aleggiano misteri, sembrano più grandi e mostruose di quello che effettivamente non sono.
L’esame è fastidioso, non si può nascondere, ma si tollera, è breve e sopportabile. Noi donne siamo capaci di sopportare dolori assai peggiori. Potremmo quindi paragonarlo a una ceretta prolungata, o a un tatuaggio in un punto sensibile del nostro corpo, o a un caffè con l’ex compagna di banco che ci ha rubato il ragazzo alle medie e a distanza di anni lei entra ancora nella taglia 40!
Scherzi a parte, l’isterosalpingografia è un esame generalmente ben tollerato, ma non totalmente scevro da complicanze sia immediate sia tardive, come il dolore pelvico e reazioni di tipo allergico al mezzo di contrasto o perdite ematiche che scompaiono nel giro di poco.
Forza e coraggio allora ragazze e ricordiamoci che spesso è molto peggio la paura delle cose piuttosto che le cose stesse. Farsi suggestionare dalle esperienze altrui non aiuta. Mai.
Raffaella Clementi