Ultima modifica 24 Giugno 2013

 

«Sono onesta, non infallibile. Non mi dimetto, non la darò vinta alla montatura mediatica»
Così aveva annunciato all’inizio, ma evidentemente il tentativo di riparare e le scuse non sono servite.

La ministra alle Pari opportunità, lo sport e le politiche giovanili, Josefa Idem si è dimessa!

Il 19 giugno scorso, ilfattoquotidiano.it aveva pubblicato i documenti dell’accertamento anagrafico e  tributario del ministro dalla quale è emerso che erano quattro anni che non pagava l’Ici su una seconda casa.
In un primo momento il premier Enrico Letta aveva garantito fiducia e sostegno al suo ministro, dicendo: “Mi fido di quello che mi ha detto“. Ma poi, intervistato da Lucia Annunziata aveva aggiunto: “Guarderemo insieme le carte e decideremo cosa fare”.

La casa – palestra Jajo Gym, dove all’interno c’era un’Associazione sportiva dilettantistica a nome di Maurizio Patanè che gestiva la struttura, era un’attività commerciale vera e propria con tanto di pagina Facebook e sito internet.
E infine c’è la storia del pagamento dei contributi a carico del Comune di Ravenna. Dieci giorni prima di essere riconfermata come assessore, il 25 maggio 2006, Josefa Idem si era fatta assumere dal marito come unica dipendente dell’associazione Canoa Kayak Standiana. Dopo la nomina è entrata in aspettativa, facendosi pagare i contributi Inps dal Comune di Ravenna.

E oggi, sono arrivate le dimissioni!

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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