Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Sono quasi 4 anni che sono in questo angolo di mondo. Il primo anno l’ho dedicato completamente ai miei figli: stavo a scuola tutto il giorno ad aiutare mia figlia poi a casa aiutavo sia lei sia il fratello con i compiti.
Ora non hanno più bisogno di me. O almeno non più per la lingua o per fare i compiti. Stare a casa è triste e volevo un lavoro anche io. Qualsiasi lavoro. Non mi interessava.
Quindi, ho fatto richiesta del “work permit“: per lavorare negli USA devi avere o la green card o un visto che ti permetta di lavorare. Entrambe le cose non sono affatto facili da ottenere: la green card o la vinci alla lotteria o ti sposi un americano; il visto per lavorare lo ottieni solo se hai uno sponsor, ossia un datore di lavoro sul territorio Americano che però deve dimostrare che non ci sono cittadini americani che possono svolgere il tuo lavoro, che hanno le tue qualifiche. Mica facile! Il mio caso è diverso: io sono già nel territorio americano grazie al visto di mio marito, ma non ho la green card. Quindi io ho dovuto fare richiesta del permesso di lavoro. Una volta ottenuto ho potuto dedicarmi alla ricerca di un lavoro.
Credevo sarebbe stato più semplice: ho cominciato a cercare nel settore dell’IT, quello in cui ho sempre lavorato, ma con risultati pessimi. Mi sono vista negare diverse opportunità fondamentalmente perché, così mi hanno detto, è troppi anni che non lavoro e questo settore è in continua evoluzione quindi sono fuori dal mercato. Poi mi è stato anche detto che non avendo mai lavorato in questo paese vogliono una laurea. Ma la verità è un’altra: è che è un settore molto ambito e, giustamente, danno la precedenza ai connazionali.
Ho rinunciato quindi ai vari canali on line di ricerca di lavoro (Adecco, ManPower, ecc…) e ho attivato un altro strumento di gran lunga più efficace: il passaparola! L’ho detto a tutti e alla fine un’amica mi ha trovato un lavoro. Non nel mio settore, mi sono dovuta reinventare e ora sono maestra d’asilo. Faticoso anche vista la mia non più giovane età. Ma non mi spaventa. E finalmente anche io lavoro e presto potrò ricevere uno stipendio in Dollari!