Ultima modifica 10 Ottobre 2019

 

Avete presente lo stereotipo della mamma italiana? Quella che urla continuamente per chiamare i figli, che aspetta 2 ore per far fare il bagno ai figli, quella che in inverno non fa uscire i figli se non hanno giacca, guanti, sciarpa e berretto? Ecco, io non sono quella. Proprio no. Eredità di famiglia perché mia madre non è mai stata rappresentante della mamma-italiana-tipo. Quello semmai è mio marito! Veramente: sempre a dire “metti la giacca” “aspetta a fare il bagno che è presto”…

Come potrei dire ai miei figli di mettersi un golf in casa quando io alla loro età ero in maniche corte in pieno inverno e andavo a scuola in bici coi capelli bagnati?
Quando ero in Italia ed ero rappresentante di classe, c’erano delle mamme che venivano a lamentarsi perché le maestre all’ora di pranzo portavano i bambini fuori a giocare con il freddo (5ºC). Una volta mi è capitato di entrare in un’aula con 25 bambini, erano le 3 del pomeriggio e l’aria era irrespirabile. E’ quello che fa venire l’asma ai bambini, non giocare a pallone in cortile. Credo sia estremamente salutare farli uscire un po’ e cambiare aria. C’era addirittura la mamma che passava davanti alla scuola all’ora di pranzo e mi chiamava per dirmi che i bambini erano fuori. Eh, bene!
Che rappresentante sciagurata!

Poi sono arrivata qui. E penso a tutte quelle mamme… Il regolamento del distretto didattico dice che fino a -10º i bambini possono giocare fuori. Se c’è la neve devono avere un abbigliamento adeguato, altrimenti non possono andare a giocare nella neve. Eppure non si ammalano né più e né meno dei nostri figli.

E’ anche vero che il corpo si adatta al nuovo clima. Io stessa mai avrei pensato con 5° di uscire con addosso solo una felpa. Eppure quest’anno mi è successo più volte.

E le mamme Americane? Loro non dicono niente. E basta. Se fuori ci sono -12º gradi e il figlio esce, GIURO, VISTI COI MIEI OCCHI, in bermuda con le ciabatte e senza giacca, la mamma Americana non dice niente. Io la mattina resto allibita a guardare questi ragazzini uscire dalle macchine mezzi nudi. E qui non si parla di 5°. Qui si parla di -20°.

Non è un fotomontaggio
Non è un fotomontaggio: un signore al secondo piano di casa sua…

Mio figlio, ad esempio, non usa la giacca. Anche per una questione pratica: qui gli studenti cambiano aula ogni ora, e vagano da una parte all’altra della scuola, da un piano all’altro. Portarsi dietro la giacca ogni volta, è un peso inutile. Non la mette ed è tranquillo di non dimenticarla a scuola.

E tu che mamma sei?

Renata Serracchioli

 

 

Nata ad Ivrea, con il mio compagno condividevo un sogno: vivere in America. Ed è grazie a lui e al suo lavoro (il mio l’ho perso a causa della crisi) che il nostro sogno si realizza.

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