Ultima modifica 23 Febbraio 2021
Ho letto questo albo illustrato con Lavinia di 6 anni e Adriano di 2.
Il testo è semplice e si trova a fianco di grandi illustrazioni dal gusto rétro.
Il piccolo di casa ha seguito bene la storia e la grande ha compreso e apprezzato moltissimo il messaggio nascosto tra le righe scritte.
La storia racconta di un contadino che, trovando un cucciolo di aquila solo, decide di adottarla e di accoglierla nell’aia insieme alle sue galline.
L’aquila cresce come se fosse una gallina, non sa volare e trascorre le sue giornate beccando il mangime esattamente come fanno le sue compagne di pollaio. L’ignara aquila impara ciò che vede fare ed è felice.
Quello che per la sua specie sarebbe un oltraggio fare, diventa invece per lei la quotidianità.
Il contadino è decisamente soddisfatto e la incoraggia.
Un bel giorno, però, arriva a fargli visita uno scienziato, che nota subito l’anomalia nell’animale, ne parla con il contadino e decide di fare qualcosa per cambiare quella strana situazione. Vuole che l’animale allontanato dalla sua vera natura ritrovi i suoi istinti primordiali così da tornare libero di esprimere il suo vero essere.
Il fattore è restio al progetto dello scienziato, ma lo lascia fare, perché è convinto che oramai l’aquila non sia altro che una vera gallina.
Lo scienziato prova a convincere l’animale a volare senza alcun successo.
Ma la sua costanza lo spinge a cercare un luogo che risveglierà nell’aquila la potenza atavica della sua natura.
Dietro delle illustrazioni giocose e colorate che ricordano un vecchio video di The Beatles, si cela una storia potente che parla di rispetto, di speranza e di costanza, elementi essenziali che caratterizzano la Scienza.
Parla della supponenza e dell’arroganza, caratteristiche, ahimè, del genere umano e racconta della meravigliosa forza della Natura che non può essere fermata nemmeno dall’uomo più miope.
Questo albo incoraggia l’espressione della propria natura, di quella vera che ci contraddistingue come essere umani e, ancor prima, animali.
Lavinia e io abbiamo amato leggere della caparbietà dello scienziato e della forza dell’aquila, forse perché le loro caratteristiche peculiari sono due delle caratteristiche che ci rendono simili e che l’una ammira nell’altra.
Mr. Adri è nella fase di amore sconfinato per gli animali, che siano galline o aquile a lui poco importa, ama tutti gli esseri viventi, soprattutto se rumorosi e cerca di imitarli con molto impegno. A lui, infatti, sono piaciute moltissimo le galline rumorose del pollaio, ma soprattutto vedere come l’aquila spiccava il volo fiera.
L’aquila che non voleva volare è un libro che vi consiglio, un albo che i vostri piccoli apprezzeranno, così come faranno i fratelli più grandi.
Dettagli tecnici
Titolo: L’aquila che non voleva volare
Autore: James Aggrey e Wolf Erlbruch
Editore: Salani (15 ottobre 2020)
Copertina: rigida
Numero pagine: 32
Età Consigliata: 3/6
Prezzo: 12.26€