La bambina con la grande mano verde è il secondo libro scritto e illustrato da Matthew Grey Gubler autore anche di Rumple Buttercup, edito sempre da Uovonero.
Se avete letto il suo primo libro sapete già la caratteristica che lo contraddistingue, uno stile inconfondibile: disegni stilizzati, quasi grotteschi e scritte a mano in stampatello minuscolo.
Ma in tutti affronta delle tematiche importanti in modo molto semplice, che arrivano immediatamente ai bambini e non solo, anche a noi adulti
In Rumple Buttercup ci ha parlato dell’inclusione sociale, di accettarci per quello che si é, senza averne paura.
In la bambina con la grande mano verde ci evidenzia il tema dell’empatia e quanto sia indispensabile nella nostra vita.
La storia raccontata è quella di Lenore una bambina che mano a mano che cresceva si chiedeva di continuo come mai proprio lei fosse dovuta nascere con una grande mano verde.
A scuola nessuno aveva una mano come la sua, la maestra ogni tanto metteva lo smalto verde, Mindy e Clark avevano gli occhi verdi e Preston una macchia sul polso che sembrava un tacchino.
“MA è MOLTO DIVERSO CHE AVERE UNA GRANDE MANO VERDE”.
Per sua fortuna è la mano sinistra così riesce a fare tutto con la destra e per non farla vedere la nasconde sotto un regalo di Natale di sua zia Nancy: una sciarpa fatta a mano.
La famiglia di Lenore si sposta in Michigan e lei, deve ricominciare tutto da capo, la notte prima dell’inizio della scuola era così nervosa che fece molta fatica a dormire.
La mattina era così preoccupato di quello che la gente avrebbe potuto dire di lei che decise di avvolgere la mano ancora più stretta del solito.
E fu allora che udì:
“E’ troppo stretta!”
La voce veniva proprio da sotto la sciarpa di zia Nancy.
Non possiamo accettare gli altri se prima non accettiamo noi stessi.
Come dicevamo l’opera in sé è molto semplice ma il messaggio che ci porta, al contrario è molto profondo e parla dell’empatia.
Ossia di quella parte che abbiamo di metterci nei panni dell’altro per vedere le cose da un’altra prospettiva ed è quello che fanno i due amici della storia.
La bambina con la grande mano verde e la mano verde con la grande escrescenza rosa.
Quello che prova la nostra piccola protagonista Lenore è quello che tutti, grandi e piccoli, almeno una volta nella vita.
Quello di sentirci inadeguati per qualcosa e soprattutto la paura del giudizio degli altri su qualcosa che ci riguarda, come magari un piccolo difetto fisico.
Proprio grazie al suo modo di scrivere e raccontare è molto facile immedesimarsi nella protagonista per noi lettori.
Mi è piaciuta molto la scelta dell’autore di come raccontorla, la prima parte presenta il racconto della bambina con la sua grande mano verde come un peso da tenere sempre coperta per non farla vedere.
La seconda parte della storia, invece, viene raccontata dalla mano verde che scopriremo chiamarsi Chuck.
Una grande mano verde con un’escrescenza rosa, insomma la stessa storia ma vista da due angolazioni diverse.
Sarà proprio Chuck a sorprenderci con un cambio di direzione inaspettato.
La luce del sole all’alba illuminerà il pensiero di Chuck che accetterà la grande escrescenza rosa.
In questo modo, la sua vita fatta prima di solo grigio diventa colorata ed entra così in sintonia nel mondo.
Dopo il racconto della grande mano verde, anche la bambina cerca di fare lo stesso e vedere le cose da un’altra prospettiva.
Aver trovato una nuova amica con cui condividere le cose.
“Anche se siamo diversi,
non significa che non proviamo le stesse emozioni…
E ciascuno di noi non possa fare parte della bella storia dell’altro.”
Come in Rumple Buttercup se accettiamo le nostre diversità, possiamo vederci sotto una luce diversa e vedere il mondo intero con quella luce.
A volte, vederci attraverso gli occhi di un’altra persona può aiutarci a vedere quanto siamo belli.
Le illustrazioni sono semplici, non elaborate anzi grottesche che qualsiasi bambino o adulto non molto bravo a disegnare riuscirebbe a fare.
Ho apprezzato molto anche l’uso del colore, in un primo momento nella storia di Lenore tutto grigio tranne la mano verde, stessa cosa per quella di Chuck.
Fino a quando non compare il sole e il mondo si tinge di tutti i bellissimi colori dell’arcobaleno.
Concludendo questa storia buffa e fantasiosa di una bambina che teme molto i giudizi degli altri e di una mano che riesce a vedere il mondo sotto una nuova prospettiva, ci è piaciuta molto e non vediamo l’ora che escano altri libri dell’autore.
Consigliato dai 6 anni
Se volete acquistarlo lo potete trovare nelle librerie o sul sito di Uovonero.
La bambina con la grande mano verde
Autore e illustratore: Matthew Gray Gubler
Edizioni: Uovonero
Anno: 2024, 29 novembre
Pagine: 224
Costo: € 18,00