Ultima modifica 7 Luglio 2020

La Buca è un albo fantastico.
La dicotomia tra mondo degli adulti e mondo dei bambini è rappresentata magistralmente. Questi si spostano su binari lontani tra loro, che sembrano non potersi toccare.

Le scelte dei bambini non sono condivise, ma neppure comprese dagli adulti e viceversa.

La Buca

Sembrano non riuscire ad entrare in contatto.
L’adulto appare incapace di comprendere l’infanzia e i suoi bisogni. Non è cattivo e neppure impreparato. Anzi può vantare anche titoli e cultura. Ma quanto questo può essere sufficiente per cogliere la visione del mondo dei bambini? Per utilizzare il loro linguaggio? Per arrivare al loro cuore? Forse dovremmo cercare di ricordarci chi eravamo…dovremmo andare a ricercare quel piccolo bambino che ancora è rimasto dentro di noi.
Questo albo ci consente di farlo. Ci fa fare un salto indietro nel tempo. Chi di noi non si è divertito giocando con il “niente”. Inventando storie fantastiche e avventure solo sfruttando sassi, alberi e terra…

La Buca, la Grande Radice, il Bordo,…tutti i posti dove giocano i bambini in questo albo, hanno la lettera maiuscola.

La Buca

Infatti, sono magici, hanno quasi una vita propria.
Sono in grado di trasformarsi.
Di cambiare immagine e offrire sempre nuovi stimoli e possibilità
I bambini si muovono rapidamente, c’è talmente tanto spazio che si può stare insieme, ma anche esplorare da soli. Inventano giochi nuovi. Percorsi.
Ci si può arrampicare e nascondersi. Correre e camminare in equilibrio.
Giocare a Mamma Orsa e capanna. Insomma le risorse sono infinte. Avanti con la fantasia e non ci si può annoiare.
I bambini assaporano la libertà. Sperimentano l’autonomia e le proprie capacità.
Gli adulti restano fuori. Osservano con diffidenza e preoccupazione.
Come se i bambini lasciati “da soli” debbano per forza superare il limite e farsi male.
Nessuno però si fa male.

Ad un certo punto, un banale incidente e un pò di sangue dal naso diventano il pretesto per vietare la Buca. I bambini però si riorganizzano con una capacità di adattamento impareggiabile. Il luogo di gioco diventa allora il Bordo.
Non si scende più nella Buca ma si resta sul suo margine.
Anche qui si può fare di tutto. Sotto c’è un “burrone infuocato”!
Ancora gli adulti preoccupati intervengono e in un fine settimana la Buca e il Bordo scompaiono. Tutto spianato e scomparso. Tutto diventa “piatto e duro”, come l’immaginazione degli adulti. Non si può rotolare e scivolare.
Ma i bambini subito si accorgono che ora c’è il Mucchio.
E di nuovo ci si può arrampicare, scavare e penzolare,…

Gli adulti osservano ancora.

Sempre più certi che prima o poi qualcuno si farà male.
Ma che si può fare? Come si fa a superare i bambini nella loro abilità di creare e immaginare? Sarebbe più facile collaborare forse…e cercare di capire…
Ho trovato perfette anche le illustrazioni. Incisive, semplici ed efficaci.
Gabriele ha riso per il modo in cui i bambini riescono ad aggirare sempre le decisioni degli adulti.
Ma queste in effetti spesso sono basate più sul pregiudizio che su un dato di realtà…e quindi complimenti ai bambini!

La Buca

DETTAGLI TECNICI
Autore: Emma AdBage
Titolo: La Buca
Editore: Camelozampa
Pagine: 40
Prezzo: 15 euro

Consigliato dai 4/5 anni.

40 anni, sono nata e vivo a Roma nello storico e suggestivo quartiere della Garbatella. Insegnante, psicologa/psicoterapeuta, mamma di tre piccole pesti: Gabriele 6 anni, “l’ingegnere/scienziato della famiglia”, Gaia 4 anni, la “nostra lettrice e ballerina” e Zoe 2 anni, “il sindaco”, con una capacità più unica che rara di decidere cosa fare e gestire i fratelli.

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