Ultima modifica 1 Dicembre 2022

La cucina di cui abbiamo parlato il mese scorso è sicuramente uno degli ambienti più vissuti della casa, ma oggi approfondiremo una stanza davvero importante: la camera dei bambini.

La cameretta è uno degli ambienti che devono essere progettati con maggiore attenzione perché lo spazio influisce sulla crescita del bambino e, proprio per questo motivo, ho deciso di dedicarle due articoli di questa rubrica.

Non esiste una soluzione ideale in assoluto in quanto ogni famiglia ha le proprie esigenze: la cameretta può essere dedicata interamente ad un solo figlio, essere divisa tra due o più fratelli e/o sorelle, o essere soltanto uno spazio ricavato nella stanza dei genitori.

In ogni caso, potrai adattare i miei suggerimenti a qualsiasi di queste casistiche.

Concetti chiave

Innanzitutto lo spazio riservato ai bambini deve essere flessibile, ovvero capace di modificarsi nell’aspetto e nell’organizzazione in base alla loro crescita, seguendo le loro esigenze, abitudini, competenze ed interessi.

Le parole chiave per la progettazione di una cameretta sono: ordine, chiarezza, semplicità, armonia, bellezza.

La scelta degli arredi deve essere basata sulla qualità e l’atossicità dei componenti, preferibilmente naturali; per quanto riguarda il loro design, ti consiglio linee semplici e colori tenui.

Cameretta per la fascia d’età 0-2

Quando il bambino è molto piccolo è fondamentale posizionare pochissimi arredi e lasciare tutto lo spazio possibile per l’esplorazione ed il gioco: un lettino con le sbarre, un mobiletto ed un tappeto saranno sufficienti.

In un’ottica di riuso, puoi valutare l’acquisto di un lettino con la sbarra interamente removibile così, quando tuo figlio sarà cresciuto, potrà essere usato come divanetto, qualora le dimensioni della stanza lo consentano.

Il tappeto sarà lo spazio in cui il bambino trascorrerà la maggior parte del tempo di veglia: deve essere ampio e morbido ma, al tempo stesso, non scivoloso. Puoi optare per quei tappeti gioco che si compongono come un puzzle: sono facilmente lavabili e abbastanza spessi da isolare anche un pavimento ceramico.

Per quanto riguarda il fasciatoio, ti consiglio di posizionarlo in bagno, in modo da insegnare al bambino fin da subito che ogni locale è adibito a funzioni ben precise; inoltre, lavare e cambiare un bambino vicino ad una fonte d’acqua corrente è decisamente preferibile.

Cameretta per la fascia d’età 3-6

Fino all’età di 3 anni i pedagogisti consigliano l’uso di pochi giochi e libri, da proporre al bambino con il metodo della rotazione: esponi gli oggetti in mobili bassi e aperti, per essere sempre a vista e facilmente raggiungibili.

Per il contenimento dei giochi puoi optare per delle ceste o delle scatole sistemate a terra, ma sempre in modo ordinato e definito.

Per l’esposizione dei testi ti consiglio le librerie frontali di stampo montessoriano, ma puoi  sostituirle con mensoline poste ad altezza di bambino o, semplicemente, sistemando i libri su di un mobile basso in modo da mostrare chiaramente la copertina.

A partire dai 4 anni, invece, il numero di giochi proposti può aumentare ed il loro posizionamento può essere anche in mobili chiusi, così come nei classici cassetti sotto-letto, ma sempre ad un’altezza tale da garantirne la fruizione autonoma.

I libri potranno essere esposti di taglio perché i bambini diventano in grado di riconoscerli anche dal dorso, nonostante non sappiano ancora leggere.

Se possibile, ti consiglio l’introduzione di un tavolo delle attività: sarà sufficiente un tavolino con una sediolina per delimitare l’area dedicata al disegno ed alle altre attività creative e di motricità fine.

A questo proposito, se cerchi idee per trascorrere del tempo di qualità con i tuoi bimbi, ti invito a sbirciare il mio profilo Instagram @mammartistika dove pubblico i tutorial di ogni attività creativa che faccio con mio figlio, utilizzando principalmente materiali di riciclo e naturali.

Ti aspetto per parlarti ancora della cameretta e ti ricordo che potrai inviare alla redazione di “Lenuovemamme” domande relative agli argomenti trattati in questa rubrica, alle quali risponderò con piacere.

Classe ’79, nata a Pescara da genitori piemontesi, mi sono trasferita a 19 anni in Lombardia per studiare architettura al Politecnico di Milano e, da allora, sono rimasta in questa regione che mi ha adottata. Mi divido tra il mio lavoro di architetto (specializzata in ambito residenziale) e la mia famiglia. Amo leggere, cucinare, inventare giochi con mio figlio e visitare posti nuovi. Sul mio profilo Instagram @mammartistika racconto le attività creative che invento con mio figlio, usando principalmente materiali naturali o di riciclo.

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