Ultima modifica 24 Agosto 2020

Quando l’odore della bella stagione si sente già nell’aria, ecco arrivare il “tormentone dell’estate”! Di solito, quando parliamo di “tormentone estivo” è assai probabile che ci si riferisca a quel motivetto ripetuto con esasperante frequenza dalla radio e dalla TV. Tuttavia, anche se una canzone ripetuta 1000 volte può risultare molto seccante, nulla può essere paragonato al “tormento” di combattere in estate con una cistite. Ecco qual è il vero tormentone estivo da evitare assolutamente e alcuni pratici consigli da tenere sempre a mente.

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Cistite: più che un fastidio un’infiammazione

I disagi causati dalla cistite sono dovuti ad un’infiammazione molto comune che colpisce la vescica. Le donne sono le più colpite da questo genere di infiammazioni, a causa dell’uretra che è più corta (circa 5 cm) rispetto a quella degli uomini (16 cm circa): questa differenza innalza il rischio di contaminazione da parte dei batteri fecali (come l’Escherichia Coli, lo Stafilococco Epidermidis o lo Streptococcus Fecalis) che possono più facilmente risalire l’uretra fino alla vescica.

In altri casi i batteri possono raggiungere la vescica per via discendente (discesa dal rene) o ematica.

Alcuni fattori scatenanti

In condizioni normali l’urina contenuta nella vescica ha una carica batterica che non la espone al pericolo di infezioni. Esistono tuttavia alcune condizioni che rendono l’organismo vulnerabile all’attacco batterico, come ad esempio candida, contraccettivi orali, alimentazione, stress, farmaci, ecc.

Perché in estate la situazione peggiora?

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In estate, soprattutto quando si va al mare, il rischio di contaminazione dell’uretra, e quindi della vescica, si eleva a causa di alcuni fattori “ambientali”:

  • La sabbia in riva al mare, ricettacolo di germi e funghi, facilita la trasmissione di infezioni.
  • La maggiore sudorazioneche provoca disidratazione, quindi una maggiore concentrazione delle urine.
  • Il cloruro di sodio(sale) contenuto nell’acqua di mare e il cloro delle piscine, che alterano il pH naturale della vagina.

Come capire se si tratta di cistite

Solitamente la cistite si riconosce da un intenso bruciore che colpisce le parti intime quando si fa pipì. Ma ci sono anche altri segnali che ci possono aiutare ad identificarla:

  • Si ha spesso la sensazione dover andare in bagno, rilasciando però solo piccole quantità di urina;
  • La minzione avviene con difficoltà e spesso si arresta involontariamente all’improvviso;
  • La vescica può avere degli spasmi improvvisi a cui segue un’urgente necessità di urinare;
  • Le urine risultano essere torbide e talvolta maleodoranti.

Identificare la cistite di solito è molto semplice, ma nei più piccoli spesso non è così facile da individuare perché talvolta la febbre risulta essere l’unico sintomo.

Alcuni suggerimenti per prevenire le cistiti

La cistite non è in sé una condizione pericolosa, ma può essere un’esperienza molto, molto seccante. Per evitarla e sentirsi a proprio agio con il proprio corpo è importante ricordarsi di:

  1. evitare indumenti troppo stretti;
  2. cambiarsi il costume bagnato;
  3. non usare detergenti intimi troppo aggressivi, piuttosto preferirne di pH simile a quello vaginale (quindi intorno a 5);
  4. non fare lavande vaginali;
  5. curare molto l’igiene durante il ciclo mestruale;
  6. usare fermenti lattici;
  7. bere acqua lontano dai pasti;
  8. mangiare (a proprio rischio!) aglio e cipolla per le loro proprietà antibatteriche;
  9. mangiare Cranberry (mirtillo rosso americano) che contiene sostanze che riescono a limitare l’adesione dei batteri alla vescica, è attivo anche contro escherichia coli.
  10. consumare riso, pasta e pane integrali, carne magra, pesce, verdura fresca, frutta fresca, mandorle, yogurt, fibre, legumi.

Quando la cistite sembra non voler andare via è buona norma consultare un medico. Nei casi più resistenti viene prescritta una terapia antibiotica. Il tipo di antibiotico dipende in gran parte dal batterio che ha causato l’infezione e dalla sua gravità, ma, in questi casi, fate attenzione alle interazioni con il sole!

Ora siete libere di godervi l’estate, senza nessun seccante “tormentone batterico” che possa rovinare i vostri progetti di relax.

Dott.ssa Luana Longo

Trent’anni, farmacista, laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche presso l’Università della Calabria si occupa di informare e sensibilizzare su temi che riguardano la salute, curiosità sui farmaci, bellezza, prevenzione e tanto altro, attraverso un linguaggio semplice, ironico e adatto alla vita di tutti i giorni.

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