Ultima modifica 7 Novembre 2018
Chador, hijab, abaya, niqab, burqa sono tutti tipi di veli e tuniche islamiche, ne sappiamo così poco dei costumi di questa civiltà così lontana dalle nostre ideologie liberali che quando sentiamo parlare di velo pensiamo subito al tanto contestato e odiato burqa.
Pochi giorni fa Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno presentato, sul magazine Style Arabia la loro prima collezione di Abaya e hijab.
L’abaya è una tunica di tessuto leggero che copre tutto il corpo tranne le mani i piedi e il capo, mentre l’hijab è il velo che copre la testa. La collezione è davvero bella, Stefano Gabbana ha postato alcuni scatti sul suo profilo Instagram, i colori sono neutri, soprattutto il nero e il beige, i tessuti sono leggeri e fluidi, quello che rende unici questi abaya e gli hijab sono i pizzi e i merletti preziosi e iconici della casa di moda D&G.
I ricami, le stampe floreali e i limoni richiamano la tanto amata Sicilia.
Non potevano mancare gli accessori, che sono il punto forte della collezione, così sfarzosi e appariscenti, dagli occhiali alle borse.
Niente è lasciato al caso, tutto è curato nei minimi dettagli, su Style Arabia c’è anche un articolo che spiega quale make up adattare a questi splendidi capi.
Le polemiche non sono mancate, se da una parte molti hanno trovato positivo il fatto di aver dato risalto e creato qualcosa di unico per delle donne così lontane dalla nostra cultura occidentale, per altri restano sempre delle “camicie di forza” e abbellirle con pizzi e merletti non ne cambieranno il significato celato dietro.
Per me resta un importante scelta di marketing, Dolce&Gabbana si è rivolto ad un mercato extra lusso, agghindando la gabbia dorata delle bellissime principesse arabe. È noto che le “sceicche” dagli occhi magnetici siano le donne più eleganti e ricche del mondo da oggi indosseranno la tradizione con un pizzico di modernità e glamour.