Ultima modifica 11 Novembre 2015
La scorsa primavera vi abbiamo raccontato (qui) la meraviglia suscitata dal primo “Lupo & Lupetto“. Un libro che racchiude la grazia delle immagini di Olivier Tallec (non a caso vincitore del Premio Nati per Leggere), il testo poetico di Nadine Brun-Cosme e dà vita ad una particolare alchimia fra parole, illustrazioni e vissuto emotivo del lettore. Un connubio felice che ci ha fatto correre in libreria non appena si è sparsa la voce della pubblicazione di una “seconda puntata”.
Sono sincera: il “seguito” di un libro o di un film che ho particolarmente amato mi lascia sempre un po’ sospesa, perché a quel punto le mie aspettative sono elevate; quando mi sono ormai affezionata a dei personaggi spero di non esserne poi delusa. Con mia grande gioia, Lupo e il suo amico, il piccolo Lupetto blu, si sono riconfermati teneri, simpatici e profondi come la prima volta. L’evoluzione del loro rapporto riesce a trasmettere, ancora una volta, qualcosa di speciale.
La fogliolina che non cadeva mai è un racconto che racchiude più di un percorso di lettura. Il primo, quello che ti avvolge subito con un fluire di emozioni, è quello legato alle stagioni. Le stupende tavole di Tallec ci restituiscono colori e sentori della primavera, dell’estate, dell’autunno e dell’inverno attraverso la descrizione di una semplice fogliolina e lo sfondo, incantevole, di una natura non contaminata dagli esseri umani. C’è una sorta di reverenza nei confronti dell’ambiente, una cura profonda e allo stesso tempo delicata che avvolge gli alberi, le colline, il cielo. Ogni pagina è come un dipinto.
Le sensazioni e le fantasie di Lupetto, le quali scandiscono la narrazione, sono tutte incentrate sui cinque sensi e, per questo motivo, offrono spunti interessantissimi per la condivisione con i più piccoli. Lupetto, infatti, vorrebbe prima mangiare la fogliolina per via del suo verde così tenero, poi vorrebbe specchiarsi in essa grazie alla brillantezza del suo colore; infine, quando l’autunno la dipinge con le sue tinte più calde, desidera sentire la sua morbidezza sulla guancia.
Un altro tema molto forte, tuttavia, resta quello dell’amicizia. Per rendere felice Lupetto, Lupo è disposto a faticare e a rischiare di farsi male… Proprio quando sembra aver fallito, ecco che il piccolo miracolo si compie.
La storia si chiude con la contemplazione della bellezza della natura, resa ancora più importante dall’impegno di Lupo, il quale si è speso moltissimo per donare a Lupetto un ricordo indimenticabile. Pochi attimi di stupore che fanno esclamare al piccolo: “non avevo mai visto niente di così bello“.
Buona lettura!
Nadine Brun-Cosme, Olivier Tallec
Lupo & Lupetto. La fogliolina che non cadeva mai
Edizioni Clichy 2014
Dai 4 anni
Simona Calissano