Ultima modifica 23 Gennaio 2018
Verso il sesto mese comincia nei bambini il fenomeno della “lallazione“, vale a dire l‘emissione di suoni, sillabe, molto semplici e ripetute di seguito.
In genere, le prime che il bambino impara a dire sono “ma-ma” o “pa-pa”, ma raramente sono associate alla mamma o al papà.
Ricordo che la mia prima figlia ha pronunciato prima le sillabe “ma-ma” e che io l’ho subito associato a “mamma”, visto che non mi sembrava vero che avesse iniziato a chiamarmi.
Ho scoperto dopo, leggendo e documentandomi, che non mi stava veramente chiamando, ma che stava solo emettendo dei suoni simili al nome “mamma”.
La seconda figlia, che è entrata in questa fase da poco, sembra invece preferire il suono “pa-pa”, perché lo continua a ripetere, anche se io credo che abbia scelto queste sillabe, perché la sorella in casa viene chiamata “Pupa”, poi c’è la “pappa” e il “papà”. Magari, sono solo giustificazioni di una mamma che aspetta di sentire un suono simile al suo nome, magari è la verità, chissà.
La lallazione è una fase dello sviluppo del linguaggio, è un comportamento esplorativo, d’allenamento dei muscoli fonatori, per prepararsi ad arrivare al linguaggio. È un momento della vita del bambino, che viene molto influenzato dall’ambiente circostante (ecco perché la mia idea sui suoni emessi dalla seconda figlia) e questi primi suoni piacciono molto al bambino che li emette, motivo per il quale tende a ripeterli più e più volte.
Inoltre, a seconda del tono con cui li emette, il bambino impara a esprimere il suo stato d’animo e, con il passare del tempo, capirà che questo suo modo di comportarsi genererà delle reazioni nelle persone con le quali si sta relazionando.
Verso l’anno (10-12 mesi di età) comincia la fase della lallazione variata e compaiono i primi suoni simili a parole. Infatti, il bambino impara molto presto a imitare, pur con errori, qualsiasi parola di due o più sillabe.
In questa fase, il bambino impara a comprendere il significato delle parole e le utilizza per farsi comprendere.
Da qui in poi, partirà lo sviluppo vero e proprio del linguaggio, che è un processo lungo e per il quale ci vorranno degli anni prima che sia completo.
Il ruolo dei genitori, ancora una volta, sembra essere fondamentale. Per questo, è importante parlare ai propri figli, anche quando sono ancora nelle nostre pance in modo che, prima di tutto, riconoscano le voci dei familiari, ma anche per cominciare ad attivare i meccanismi di comprensione, che svilupperà nei mesi e negli anni a seguire.
Laura Zampella