Ultima modifica 16 Giugno 2016
Io sono una svalvolata. Termine appropriato per descrivermi. Ho la testa per aria o, come diceva mia madre in modo più romantico, sono una sognatrice…Quindi spesso mi distraggo, mi dimentico le cose in giro…Si sono un disastro a volte. Lo confesso.
Forse proprio per questo amo in maniera viscerale le fotografie. Le adoro. Adoro farle. Non tanto quando ci sono anche io nella foto perché raramente mi piaccio. Mentre negli altri vedo sempre qualcosa di bello…Ma non solo nelle persone. Anche nel paesaggio o in piccoli dettagli. Una pianta che sbuca dal cemento, un tramonto dai colori straordinari…Beh gli spunti della natura sono infiniti. Ma in realtà credo che ci siano istanti speciali in tante cose, anche piccole cose che ci circondano. Ma che spesso sfuggono perché racchiuse in un attimo soltanto. Ed è li che sta la magia della fotografia. Nel poter imbrigliare quell’attimo e lasciarlo così per sempre. Da quel momento in avanti per sempre uguale. E così suscitare la stessa emozione, dolore, malinconia, gioia e stupore…
Certo io non sono una fotografa professionista, non ho le conoscenze tecniche e nemmeno gli strumenti migliori. Ma non c’è mai una mia borsa che non contenga la mia macchina fotografica. Piccola e digitale ma efficiente. E da quando è arrivata mi accompagna fedele ormai da diversi anni. E mi ha permesso di raccogliere migliaia di foto. Non tutte splendide, non tutte tecnicamente perfette ma ci sono alcune perle…
La prima foto di mio figlio, a un minuto, forse meno dalla nascita ad esempio… Ancora sporco e io con una faccia spaventosa che cerco di sorridere…Merito di mio marito a dire il vero e, per dirla tutta, li per li lo volevo strozzare perché non mi sentivo proprio in forma.. Ma è chiaro che poi e ancora oggi dopo sei anni quella foto mi stringe il cuore…E, come detto, non potrà mai essere banale o non farmi sentire tutta la felicità, la stanchezza, la meraviglia…Le lacrime di mio marito e la sua stretta alla mia mano per tutto il parto. La guardo e mille sensazioni e ricordi si affollano…Riprendono vita e la foto non è più solo un istante ma un film intero…E la foto di quando ci siamo sposati e poi scappati a ballare il rock insieme al Boss vestiti da sposi insieme agli amici, gli immancabili. O quando siamo saliti sulle torri gemelle l’anno prima che crollassero sopra la follia umana. Tanti viaggi, tante esperienze, tante emozioni.
La foto del mio bimbo in braccio alla mia mamma che non c’è più….E certo non scorderei mai quell’immagine ma adoro poterla rivedere ogni giorno.
E quindi non c’è da stupirsi o sorprendersi se la mia casa è piena di foto. Ovunque. Cucina, camera e sala. E un muro, anzi, due muri pieni pieni e fitti. Ci ho messo mesi per sceglierle e diversi giorni per incollarle. E no, forse ve lo state chiedendo ma no, non mi stancano. Sono così tante che ogni volta che ci passo e mi fermo davanti qualche minuto ne riscopro qualcuna…Ognuna di loro, fra e migliaia raccolte nel mio hard disk, ha una sua storia e un suo perché. Una sua identità e una emozione che, instancabile, sboccia ogni volta che la guardo.
E per me e la mia testa da sognatrice è impossibile stancarsi di un’emozione.
Nathalie Scopelliti