Ultima modifica 18 Giugno 2018

L’età media della “prima volta” è intorno ai 16 anni. La maggioranza delle adolescenti affronta il primo rapporto sessuale senza nessuna precauzione, rischiando di incorrere non solo in una gravidanza indesiderata, ma anche in una malattia sessualmente trasmessa.

La prima esperienza rischia di diventare un dramma, quando invece dovrebbe essere un passo importante nella vita di ogni donna, che apre il capitolo della sessualità e dell’amore.
La madre ha un ruolo importante nell’educazione sessuale: dovrebbe parlare gradualmente con la propria figlia, di aspetti così intimi. Sarebbe necessario iniziare a parlare di sessualità, con toni e parole adatte, sin da quando la bambina ha 9-10 anni, magari con l’aiuto di libri, con immagini adatte. Un momento giusto per affrontare l’argomento è anche quello in cui la ragazza, a 12 anni, si sottopone alla vaccinazione anti HPV, il papilloma virus, che può causare il tumore all’utero.
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La prima volta è un momento importante, che non va “sprecato”: spesso le adolescenti si sentono spinte a farlo, perché tutte le altre amiche lo hanno già fatto, e pensano sia arrivato il momento giusto anche per loro, oppure perché il partner insiste, ci tiene tanto e non vogliono deluderlo con un no.
Alla mamma spetta il compito di spiegare che il sesso vissuto come imposizione e non desiderato, può rivelarsi molto negativo, e può avere ripercussioni negativi sulla vita affettiva e sessuale futura.
La prima volta può diventare un’esperienza irripetibile e meravigliosa, se scelta in modo consapevole, e vissuta con sentimento e desiderata veramente.
E’ utile, inoltre, ricordare alla propria figlia, che può anche parlarne con il medico di base o il ginecologo.

Dott.ssa Monica Cappello

Sono nata nel 1974 a Torino, dove svolgo la professione di psicologa e consulente in sessuologia clinica. La sessualità è una sfera molto importante nella vita di ognuno di noi, spesso chi vive tali difficoltà, ha bisogno di rivolgersi ad un Esperto per capire meglio le cause del proprio disagio e le possibili soluzioni terapeutiche

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