Ultima modifica 24 Ottobre 2019
Il prossimo 18 novembre presso l’aula magna della Clinica Mangiagalli si terrà una interessante giornata di incontri sul tema del parto naturale.
La riscoperta del parto naturale. Tra assistenza medica e percorsi a misura di mamma
È dunque a partire dal parto naturale che durante il congresso “La via dell’Eccellenza. Quando l’arte medica incontra l’ostetricia” esperti italiani e internazionali si confronteranno.
Non solo sulle nozioni scientifiche però. Anche su tradizione, scoperte recenti, e soprattutto sull’importanza del contatto mamma-bambino. E sull’ approccio personalizzato al parto.
Perché essere madre è una condizione che non ha eguali.
È una cosa naturalissima. A volte però, pur essendo tale, mamma e bambino vanno incontro ad una serie di difficoltà e paure. In certe occasioni giustificate. Ad esempio in presenza di patologie o difficoltà non previste.
La medicina è venuta in aiuto anche in questo momento. Minimizzando cioè, nell’ultimo secolo, il rischio di mortalità al parto. E garantendo a mamma e bambino una prevenzione rispetto a conseguenze nefaste a causa di problemi durante questi momenti delicati.
Questo ha avuto un costo. Ovvero la eccessiva medicalizzazione. Si è passati in pratica da uno stato “interessante” a, non sempre per fortuna, uno stato semi-patologico.
È qui che l’incontro del 18 novembre converte.
Il parto naturale deve continuare ad essere obiettivo primario di tutti i responsabili del settore ospedaliero.
Michel Odent, medico francese strenuo difensore del parto naturale, parlerà agli ospiti del congresso di quanto “sia speciale la nascita dell’essere umano”.
Oltre al suo intervento anche i contributi di molti altri esperti mondiali. Nomi quali Michael Stark, Omry Koren ed Enrico Ferrazzi, neo direttore della Ginecologia alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano.
L’argomento di Ferrazzi sarà “L’evoluzione antropologica del parto”. Il professore stesso commenta così:
“Il nascere è un evento naturale che nella maggioranza dei casi necessita unicamente di un’attenta e non invasiva assistenza ostetrica. La gravidanza e il parto sono quindi, di regola, un’espressione di salute e di benessere della donna. Al tempo stesso questo evento naturale può presentarsi con fattori di rischio associati. O può portare a complicanze acute non prevenibili né prevedibili”.
E i parti del terzo millennio, purtroppo, avvengono spesso in condizioni dove i fattori di rischio sono in aumento.
Tra questi l’età avanzata della donna fra tutti. Ma anche l’obesità, le gravidanze con fecondazione assistita, e i conseguenti parti gemellari.
Quale deve essere l’obiettivo di ogni sala parto che si rispetti dunque, per un parto naturale sicuro e il più fisiologico possibile?
Ferrazzi continua affermando che la partoriente deve essere messa in condizioni di sicurezza. Così come anche il suo bambino che sta per nascere.
Questo passa attraverso l’analisi e l’attuazione di una “cultura del parto naturale”.
Che consideri non solo aspetti meramente medici. Bensì anche quelli emozionali. Le paure, le ansie, le aspettative della partoriente. E anche quelli dei sanitari accanto a lei.
Il convegno vedrà oratori provenienti da esperienze diverse, che condivideranno visioni a volte opposte, ma per questo stimolanti.
Che siano in grado di trasmettere agli operatori del settore la qualità e le qualifiche. Affinché le donne che essi accoglieranno si sentiranno protette e serene nell’affrontare questo importantissimo momento della loro vita.
Il convegno è aperto a specialità accreditate. Ginecologi, ostetriche, neonatologi, pediatri, medici di base, nutrizionisti, dietologi, psicologi.
Per info: www.policlinico.mi