Ultima modifica 20 Aprile 2015
Non tutti sono disposti ad ammettere che gli animali provino emozioni, né gli appartenenti al mondo della scienza né a quello delle persone comuni.
Ma non siamo anche noi animali? Pensanti, ragionanti qualche volta, ma comunque animali, e proviamo emozioni proprio come loro, e sentimenti.
Avete mai visto con quanto amore una gatta accudisce i suoi piccoli? O un cane che marca, per difenderlo, il suo territorio? E lo stesso cane che non abbandona, neppure dopo la morte, il suo compagno (padrone non mi piace), il suo amico di una vita?
E il sentimento negli occhi del “piccolo” di casa quando ti corre incontro, festeggia il tuo ritorno, o si “dispera” per la tua partenza?
Avete mai visto un gatto, “indipendente per natura”, non lasciare un attimo il vostro fianco, seguirvi ogni dove dopo una tua prolungata assenza?
Guardarti in viso strofinando il musetto contro di te cercando una tua carezza, richiedendo coccole o, se stai male, sedersi tranquillo vicino a te “lasciandoti in pace” fino a che non ti rimetti?
E, secondo voi, non sono queste la prova delle sue emozioni?
Certo non è semplice stabilire una corrispondenza di sentimenti tra noi e gli animali, di cui non comprendiamo il linguaggio né, troppo spesso, neppure i gesti troppo difficili da capire.
Ma di qui a negare che gli animali provino emozioni ce ne corre. La nostra scienza non ancora in grado di analizzare e classificare le emozioni umane, come può essere in grado di farlo relativamente a quelle degli animali?
Molti hanno estrema difficoltà a attribuire agli animali espressioni come pensare, provare, intendere, alcuni asseriscono che solo gatti e cani ne siano capaci escludendo del tutto gli altri in specie quelli selvatici.
Ma avete mai avuto o frequentato un cavallo? O una mangusta? Avete mai letto un libro che parla di esperienze di vita insieme con questi o altre specie animali?
Non gli quelli di fantasia o quelli umanizzati dei cartoons, ma esempi di vita vissuta loro accanto.
E risulterà evidente che è difficile se non impossibile capire chi prova più emozioni, se l’uomo o il compagno a quattro zampe.