La trama
Ci troviamo in un villaggio sull’isola della Réunion, nell’Oceano Indiano ma che è territorio francese.
Il protagonista si chiama Nelson e ha 11 anni.
Il suo più grande sogno è quello di diventare un cantante famoso.
Vive con la nonna, una donna importante per gli isolani, poiché esercita ancora stregonerie al posto della medicina moderna.
E’ lei che ha trasmesso al nipotino la passione per la musica che sostiene essere eredità del nonno defunto.
Ma vive anche con la mamma che lavora come cameriera in un resort a quattro stelle il LE PETIT, per mantenere tutta la famiglia, e che pensa che cantare non sia un mestiere serio, men che meno un mestiere possibile.
Nelson ha un grande rispetto per la sua famiglia e soprattutto per la mamma, quindi farebbe di tutto per non deluderla, ma sente la voglia di cantare esplodere dentro lui.
Nella sua vita però esiste un altra figura femminile la sua amica Mia ( una bambina che veste i panni di piccola donna), di cui è anche innamorato e, che con suo fratello più piccolo Zidane detto Zizou ( per chi segue lo sport francese…. il bambino fa tutto tranne che giocare a calcio), nutrono grande speranza nelle capacità canore di Nelson.
Insieme scoprono che potrà partecipare al programma televisivo Star Kids.
Il loro più grande desiderio è che lui possa vincere questa competizione e diventare, così, ricco e famoso.
In questo modo potrà badare a loro due, che vivono per strada perché sono scappati da una casa famiglia.
Questa è una fantastica occasione da non perdere, quindi Mia si improvvisa sua agente e stilista, aiutandolo a registrare un videoclip da inviare al talent show.
Quello di cui hanno bisogno per vincere il Talent è un coach che individuano nel sessantenne Pierre Leroy.
Il sig. Leroy è stato interprete di un solo successo discografico, molti anni prima e si trova sull’isola per esibirsi in un Resort, lo stesso dove lavora la mamma di Nelson.
Ovviamente, il coach che è stato individuato è demotivato e depresso e non ci pensa proprio ad aiutare il bambino!
Riusciranno i ragazzi a fargli cambiare idea?
Le petit Piaf è un film divertente ma che fa riflettere
Parte cosi la stupenda opera di convincimento dei bambini verso il sig. Leroy, utilizzando tecniche … non prorio infantili …
Ma che hanno reso il film dinamico ed estremamente paradossale …da far ridere le bambine in sala a crepapelle.
Questo grazie anche alla collaborazione di personaggi esilaranti come:
il Tassista reggae che fa parte dello Staff del LE PETIT, capitanati dal mio personaggio preferito il direttore, interpretato da Gerard Jugnot, nel ruolo di Monsieur LE PETIT, dal quale prende il nome il film.
Vi svelo un segreto, Gerard Jugnot (il direttore) è anche il regista di questa bellissima pellicola.
Monsieur LE PETIT è un uomo saggio che vive con passione e allegria la possibilità di realizzare il sogno dei bambini.
Il messaggio che ci lancia e ci vuole insegnare è che con coraggio e amore anche i piccoli sogni si possono realizzare.
Lo si può fare utilizzando degli assi nella manica per trattenere il poco volenteroso pseudo cantate famoso Leroy.
L’ incontro tra la sete di speranza degli amichetti di Nelson e i rimorsi di un cantante ormai dimenticato, danno vita ad una lotta contro i pregiudizi di una madre oppositrice…
La MUSICA è la parola chiave che nel film Le petit Piaf apre i cuori e diventa una formula magica che da il coraggio di superare i propri limiti.
Inoltre, si pone come arma per liberarsi dagli stereotipi che legano sia i grandi che i piccoli….
LE PETIT PIAF è una commedia musicale che piace a tutta la famiglia, poiché insegna che i sogni si posso realizzare anche in piccolo per i grandi e in grande per i piccoli….
Un paio di scene non fanno paura, ma disgusto si.
Le petit Piaf
di Gerard Jugnot.
2021, No.Mad Entertainment
durata 1 h e 35 min
Film per famiglie/musicale