Lettera da una mamma milanese in Sicilia

Era doveroso scrivere una lettera aperta da mamma milanese in Sicilia, a Catania.

Perché dopo 8 anni che ho vissuto in questa terra, così diversa, ma non meno bella della mia ritorno a casa.

Per chi non mi conosce, sia io che mio marito siamo Lombardi, e il suo lavoro ci ha portato a Catania dove abbiamo cresciuto due figlie.

Una mamma milanese in Sicilia prima di partire!

Devo dirvi che mi dispiaceva lasciare casa e soprattutto gli amici e parenti, ma con un profondo respiro mi sono messa nell’ottica di una nuova avventura, con una bambina di un anno, come “bagaglio”.

Alcuni mi dicevano: “Ma che ci vai a fare giù? Torna il prima possibile che li non si vive”

Devo dirvi, che non ho mai dato ascolto a queste “voci” piene di stereotipi e pregiudizi, non è da me, prima devo viverlo un posto e poi se mai li convalido.

Chi di solito giudica prima di conoscere sono quelle persone che non hanno mai viaggiato, non hanno mai incontrato altre persone per confrontarsi, e se lo hanno fatto, sono sempre stati nelle loro comfort zone.

Ecco, io a 31 anni ho lasciato il lavoro, gli amici e la famiglia iniziando una nuova avventura in questa bellissima città.

Non vi nego che i primi anni sono stati duri, abituata alla libertà e all’indipendenza nel muovermi con i mezzi e a piedi.

Diciamo che poi, sono coincisi anche con la crescita della prima figlia e l’arrivo della seconda, che comunque sono sempre momenti pieni di gioia ma anche frustranti.

In alcuni momenti, non vi nego che mi sentivo un pò depressa, per qualsiasi cosa dovevo aspettare mio marito che mi portasse da qualche parte perchè a piedi con i cani randagi non potevo andare.

Ma questo non mi ha scoraggiata, neanche le file interminabili dal medico dove inizi a parlare con signore sconosciute, solo perché condividete lo stesso luogo nello stesso momento.

Voi che siete a Milano, penserete mai di vivere senza appuntamento dal medico di base?

Ebbene, se prima mi sembrava assurdo perdere così tanto tempo per la prescrizione di un esame che poteva essere mandato via mail, poi è diventato un rito.

Se non fossi vissuta qua, ignorerei cosa sono le liste….

Che non sono quelle elettorali, ma la lista di chi arriva prima e segna il suo nome, per le visite mediche, per il dottore e all’inizio addirittura per i vaccini.

Potrei parlarvi della posta e delle lunghe ore in coda, a no, quello succede anche al nord, fa piacere scoprire che qualcosa hanno in comune queste due città!

Insomma, questo lettera di una mamma milanese in Sicilia è per salutare Catania e questa bellissima regione.

Con i suoi problemi e con le sue pecche, che sotto alcuni punti di vista sta cercando di cambiare, ma che anche culturalmente è ricca di iniziative ed eventi.

Senza tralasciare le meraviglie incontaminate e i musei a cielo aperto che dispone, se in alcuni casi venissero tutelati e protetti così da riuscire a trasmetterli alle generazioni future.

Per me, dopo otto (già ben otto) anni, vissuti qua è tempo di tornare a casa ma porterò un bellissimo ricordo di questi anni, vissuti insieme a te, Catania.

Se non fossi scesa, non avrei mai vissuto la bellezza del mercato del pesce, anche se ogni volta mi prendevano per una turista.

Come dicevo, non avrei mai perfezionato la mia guida, se non avessi guidato qui, dove la macchina è indispensabile per riprenderti l’autonomia.

Dopo i primi momenti tentennanti dove aspettavo che mi si desse la precedenza, quando secondo il codice della strada ne avevo diritto, al prendermi quello che mi è dovuto.

Ma essere una mamma milanese in Sicilia non è stata una sfortuna per noi, anzi è stata una scoperta!

Il fatto che qui sono riuscita a prendermi del tempo per me, per quello che mi piace fare ossia scrivere e soprattutto per la famiglia.

Se fossimo stati al nord, avrei lavorato 8 ore e mi sarei persa i loro primi passi, le loro parole, il loro crescere in ogni sguardo.

Qui ho rallentato anche la mia vita, non ho vissuto per lavorare ma ho vissuto per vivere.

E grazie a questo stile di vita, ho conosciuto così tante persone di cui porterò sempre un ricordo e per alcune anche un’amicizia profonda.

Forse, non avrei mai potuto iniziare questa nuova avventura con il Magazine e con Le nuove mamme Catania, che state tranquilli non finirà!

Io resterò, ma diciamo che verrò sostituita da due altrettanto brave mamme, e se ci stai leggendo, cerchiamo sempre nuove mamme o perché no, nonne e papà che vogliano condividere le loro esperienze con gli altri.

E qui sono doverosi alcuni saluti e ringraziamenti perché, lo sapete se siete della Sicilia, le persone qui sono fantastiche!

In questi anni, ho veramente conosciuto tantissime persone che mi hanno dato tanto, dal semplice gruppo delle mamme, che mi ha insegnato realmente come capire il catanese ai vari organizzatori di eventi che abbiamo conosciuto e ci hanno ospitato.

Una lacrima nel cuore scende sempre, quando penso di lasciare questo posto!

Alcune realtà le abbiamo trovate così per caso, dove porti la bambina al Grest? Io vado a HdueO, sta qui vicino.

Si, dai la porto anche io e poi non lo hai più lasciato.

E’ diventata la scuola di nuoto delle tue figlie, che si sono affezionate alle istruttrici perché sono brave e dolci ma hanno anche il polso di ferro per gestirle e così deve essere.

E’ diventato il posto dove sfogare lo stress, ridere e mantenersi in forma con le sciure (signore) della piscina, il turno delle 9.30 però, quello sempre pieno, che devi prenotarti due mesi prima per rientrarci!

Non avrei trovato una validissima scuola di inglese English World a Misterbianco, che ha permesso alle mie figlie di imparare divertendosi l’inglese che è fondamentale nella vita.

Ottenendo anche dei risultati con gli esami mettendosi in gioco, una scuola che resterà sempre nei nostri cuori come la proprietaria Marzia, la segreteria e soprattutto i Teachers che ci hanno sopportato in questi anni.

Non voglio dilungarmi oltre, ma Catania e soprattutto la splendida Sicilia mi mancherete per il cibo, per il calore delle persone e per quello che mi avete dato in questi anni.

Vi penserò quando finalmente tornerò a fare il mio bellissimo cambio di stagione e dove non fa caldo tutto l’anno, almeno per una nordica!