Ultima modifica 14 Ottobre 2019
Nel nostro primo “incontro” vi avevo raccontato un po’ di me: di mestiere faccio la pedagogista. È una professione difficile da spiegare oggi, molto più chiara un tempo.
Senza dilungarmi sul perché di questo, posso solo dirvi che mi occupo di molte cose che riguardano la crescita e lo sviluppo della persona. Tra le mie varie attività c’è la didattica, il metodo di studio e le strategie inclusive per una scuola accessibile a tutti!
Ciò significa che seguo i bambini e i ragazzi nei loro percorso di studio, oltre a fare un lavoro educativo con le famiglie e le scuole, in particolar modo di mediazione e/o coordinazione pedagogica.
Mi occupo anche dei disturbi dell’apprendimento (“disturbo” è un termine che non mi piace, per una caratteristica dell’essere umano) quindi anche di dislessia, disortografia e discalculia, deficit dell’attenzione e anche di difficoltà di linguaggio (che preferisco chiamare, “bisogno specifico del linguaggio”).
E non di rado, mi ritrovo a fare i conti con le difficoltà legate alla competenza della lettura.
Di conseguenza, la richiesta che più mi viene fatta di frequente è il libro da consigliare ai propri figli che non leggono né amano farlo!
Qualche anno fa capitai nella bellissima e storica libreria “La Toletta” di Venezia e trovai una zona dedicata a libri rivolti proprio a chi iniziava a leggere.
Tra questi, la mia attenzione fu catturata dai libri AD ALTA LEGGIBILITÀ, ovvero, testi che propongono un font (carattere) che tiene conto delle dimensioni, tipo, e distanza delle lettere in ogni singola parola, optando per una scelta mirata a facilitare la visione.
Questa modalità permette una semplificazione della decodifica dei segni scritti, permettendo all’occhio di allenarsi nel riconoscere le lettere.
“Non è la lettura, ma la visione che manca!”
Farò un esempio: nei font in cui le lettere sono molto piccole e vicine, spesso c’è il rischio che alcune vengano, durante la lettura, saltate, omesse o invertite (come nel termine “NIDO” dove l “I” viene mangiata tra la “N” e la “D” o unita o invertita a una delle due).
Il risultato è un’enorme fatica che scoraggia i bambini con il risultato di lasciar perdere la lettura.
Con questi testi che prestano cura e attenzione a specifiche necessità, il rischio si riduce, permettendo una gratificante esperienza che sta alla base della passione verso i libri.
Di seguito ve ne propongo alcuni, letti insieme a mio figlio durante la prima e seconda primaria.
“L’uomo lupo in città” di Michael Rosen (lo stesso autore di “A caccia dell’orso”) Edizioni Sinnos
La casa editrice SINNOS propone una serie di libri con font LEGGIMIPRIMA in maiuscolo, studiato per facilitare le prime letture, adatto anche a chi ha difficoltà di lettura e consigliato per i dislessici. In questa simpatica storia scopriremo cosa combinerà un lupo mannaro che va in città.
Testi semplici, storia simpatica con finale comico, le illustrazioni di Chris Mould rendono piacevole questo piccolo libricino.
“Storie in…” di Emme Edizioni
Emme edizioni propone una serie di libri per i giovani lettori.
“Una storia in 5 minuti” per chi legge in stampatello, “Una storia in 10 minuti” per chi legge in corsivo un testo medio e “una storia in 15 minuti” per chi legge lo stampatello minuscolo un testo lungo.
Suddivisi per genere (da brivido, da ridere, animali ecc.) con illustrazioni carine, ma soprattutto con un font chiaro e ben leggibile (e nel nostro caso, consigliabili sono quelli da 5 minuti in maiuscolo, tralasciando il corsivo per un altro momento).
Alla fine di ogni libretto ci sono semplici giochi per avviare alla comprensione del testo, in maniera del tutto ludica, attività importante da curare fin dalle prime letture!
L’ultimo consiglio è rivolto ai i lettori alla ricerca del loro primo romanzo.
Testo ricercato, all’epoca, per una bambina di prima media (oggi prima classe della scuola secondaria di primo grado) che seguivo.
La madre mi aveva confidato che la figlia non provava gusto per la lettura (anche per via di piccole difficoltà riscontrate durante il percorso, in studio, con me) e che davanti alla lista dei grandi classici proposti (obbligatoriamente, sigh!) per le letture estive, s’era sentita demotivata e sconfortata.
Scelto con lei il titolo più accattivante, anche per la prospettiva di vederne una trasposizione cinematografica con la madre, optò per “Piccole donne”.
Sono andata per lei in libreria, con in testa le sue caratteristiche, il potenziale e le fragilità legate alla sua competenza in lettura e ho trovato questa versione con un buon font, illustrazioni carine (che hanno anche il compito di spezzettare il carico di lettura) con attività e giochi di approfondimento e comprensione del testo alla sua fine.
“Piccole donne” di Loisa May Alcott – Gruppo editoriale Raffaello.
Il risultato è stato che per la prima volta ha terminato un libro e nel giro di una settimana!
Ci lasciamo con questa piccola consapevolezza: una lettura chiara, con una visione facilitata, fa bene a tutti!
Quando scegliete un libro, tenete conto di come si presenta all’occhio ed evitate quelli graficamente caotici se son letture destinate ad altri, in particolar modo ai più giovani. Saranno pure accattivanti, ma la lettura resta e deve restare un piacere accessibile a chiunque.
In rete, potrete trovare case editrici che si dedicano alla stampa di libri ad alta leggibilità come Bianconero edizioni; una menzione va a Il Battello a Vapore che ha proposto un progetto di ALTA LEGGIBILITÀ con una sezione fornita di vari titoli per i bambini dai 5 ai 12 anni. Buona lettura a tutti!
Buonasera a tutte, sono una “ nuova nonna” ho avuto la fortuna di incontrare Sylvia. Un abbraccio a tutte
che meraviglia!!! benvenuta Fulvia
Fulvia, un enorme abbraccio e benvenuta!