Ultima modifica 3 Novembre 2015
Mangiare a mensa ha i suoi vantaggi.
Innanzitutto si consuma un pasto ben equilibrato, studiato da dietisti, medici che consentono di avere un perfetto bilanciamento di proteine, grassi e zuccheri.
Poi delle garanzie di carattere igienico perché le mense ad ampio spettro di socialità richiedono delle garanzie fondamentali.
Un esempio di menù del giorno:
1. pennette al pesto
2. polpette al forno
3. pomodori ad insalata.
Un menù all’insegna della varietà per garantire ai bambini il giusto apporto di nutrienti, a casa come a mensa!
L’alimentazione si deve basare, possibilmente, su un pasto ben bilanciato, perciò giusta percentuale di proteine, di grassi e di zuccheri, ma se si fa iniziare il pasto con della pasta o del riso, il bambino avrà una sazietà quasi immediata; se, invece, si consente di introdurre il pasto con delle verdure, queste, oltre a facilitare il transito intestinale, perché le verdure contenendo cellulosa accelerano il transito intestinale, renderanno la digestione più rapida.
Fondamentale, in questo senso, preferire alcuni tipi di cottura, infatti lo stesso piatto cucinato fritto, bollito o “a bagnomaria”, ha tre apporti completamente differenti dal punto di vista nutrizionale.
Pensare, ad esempio, alla vitamina C, alla vitamina E, alla vitamina A o alle vitamine in genere che sono termolabili (le cotture al di sopra dei 60°C distruggono il patrimonio nutrizionale), perciò, che vengano incentivate le cotture a basse temperature.
Se davanti a qualche pietanza qualcuno “storce il naso”, si consiglia, a cuochi e genitori, di incentivare i bambini con i colori, con gli aromi. E’ molto triste trovarsi, come accade in certi tipi di prescrizioni dietetiche, di fronte al pollo lesso ed alla verdura lessa.
I bambini devono essere presi con entusiasmo, con il gioco, con i colori, gratificando anche il gusto.
Nei giorni di lezione i bambini assumono dal 30 al 50% del fabbisogno calorico, ciò che viene messo in tavola a scuola ha, quindi, un notevole impatto sulla dieta quotidiana e sulle loro future abitudini nutrizionali.
Dott.ssa Samantha Amato