Ultima modifica 14 Giugno 2013
Vorrei iniziare questa rubrica con un argomento di fondamentale importanza per questo periodo, cioè quello degli abbandoni estivi visto che siamo tutti in fase di elaborazione e pianificazione delle ferie…. almeno lo spero visto che, fra crisi economica e previsioni del tempo infami, la possibilità di molti di potersi concedere qualche giorno di vacanza si è ridotta vistosamente.
Capisco anche che è un argomento trito e ritrito, ma ogni anno sono più di 80.000 gli animali che vengono abbandonati in prossimità delle partenze estive. Perché, nonostante tutti gli appelli delle associazioni, questo fenomeno incivile continui a verificarsi non riesco a capirlo e probabilmente non lo capirò mai. Quello che mi sembra terribile e barbaro è quell’abbandono che non nasce da una “necessità” come può essere quello dettato quello dall’avanzare dell’età e dell’ insorgere di una incapacità/impossibilità di quella determinata persona a prendersi cura del proprio amico ma origina solo dalla scomodità temporanea di prendersi cura dell’animale di famiglia.
Eppure di soluzioni ce ne sarebbero più di una, a dire il vero, partendo dallo scegliere una vacanza adeguata che coinvolga anche l’animale, all’incaricare una persona di fiducia che si occupi del proprio compagno di vita per il periodo in cui si è assenti fino all’affidarli alle pensioni per animali che se ne occupano a pagamento. Invece, in alcune situazioni, il padrone smette di essere “compagno di vita” per trasformarsi in un individuo bastardo e meschino che improvvisamente fa scendere dall’auto il proprio cane, gatto o uccellino, magari in un posto di perso a Dio ed agli uomini, e scappa velocemente senza guardarsi indietro.
Mi sono sempre chiesta se l’abbandono di un animale induca un senso di colpa nei padroni non più amorevoli ma, più frequento l’ambiente che gravita intorno a loro, animali e padroni, più penso che certa gente proprio non riesce ad avere neanche la sensibilità per avere delle emozioni e il senso di colpa è comunque un’emozione.
L’altra mia domanda è, da anni, sempre la stessa: per quale motivo qualcuno decide di accogliere un animale senza la reale consapevolezza delle sue esigenze materiali e, ancora di più, del bisogno di affetto e di attenzione dovuti ad un essere vivente e senziente? A questa domanda ancora non ho trovato risposta se non che certi umani non conoscono il concetto di senso di responsabilità.
Si comprassero un peluche… sarebbe meglio invece di volere a tutti i costi un animale.
Chi poi pensa che il fenomeno dell’abbandono possa riguardare solo i cani, si sbaglia di grosso. Certamente il fenomeno dell’abbandono dei cani è il più evidente rispetto all’abbandono di altri animali e provoca pure non pochi incidenti stradali, ma ogni anno vengono allontanati da casa, e non solo nel periodo estivo , migliaia di gatti, pesci e tanti altri animali.
Sul piano legislativo voglio ricordare, che per la legge, l’abbandono di un animale è diventato un delitto (e non più una contravvenzione) e chi senza nessun rimorso si “libera” del proprio animale rischia fino a un anno di carcere. L’articolo 727 sull’ abbandono di animali cita: – Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.
Intanto la speranza dell’ Enpa, ente nazionale protezione animali che da sempre è in prima linea contro l’abbandono e di tante persone che amano gli animali, è che il numero degli animali abbandonati quest’anno possa subire – anche grazie alle campagne in corso – una riduzione.
La Protezione Animali è impegnata inoltre con una campagna di informazione, sul sito web www.enpa.it, per facilitare le vacanze delle famiglie italiane con Fido e Micio al seguito. Sul sito ci sono infatti le informazioni per andare all’estero con i propri animali e la lista delle spiagge e delle strutture turistiche che accettano cani e gatti. Molte le sezioni Enpa che sono impegnate a convincere le amministrazioni comunali ad aprire spazi per gli animali e a rimuovere inutili divieti (soprattutto in spiaggia) per i cani e i gatti. L’abbandono si combatte anche così. Fra i tanti lo spot più divertente e il più serio :
http://www.youtube.com/watch?v=ownYr71WKE8
http://www.youtube.com/watch?v=M-dokDA3I4k