I loro legali si dicono stupiti!
Domenico Dolce e Stefano Gabbana, tra i più grandi stilisti internazionali,sono stati condannati per «omessa dichiarazione al fine di evadere le imposte» i due stilisti a 1 anno e 8 mesi con le attenuanti generiche, la sospensione condizionale della pena e 500.000 euro di provvisionale all’Agenzia delle Entrate.

Nel 29 marzo 2004, quando erano proprietari ciascuno del 50% dei loro marchi, cedettero questi marchi a una società lussemburghese, ma non per ragioni economiche di centralizzarvi l’attività di tutela dei marchi in tutto il mondo, ma per conseguire 130 milioni di euro di risparmio fiscale.

Ieri la giudice monocratica del Tribunale di Milano, Antonella Brambilla, su richiesta dei pm Laura Pedio e Gaetano Ruta, ha emesso la sentenza e ha dato Venti mesi anche al commercialista Luciano Patelli, un anno e 4 mesi (pene tutte sospese) per la manager operativa di D&G, Cristiana Ruella, per Alfonso Dolce (fratello di Domenico) e per il direttore finanziario Giuseppe Minori. Assolta, come da richiesta dei pm, Antoine Noella.

«Assoluzione al contempo clamorosa e drammatica», la salutano i difensori, «poiché per il medesimo fatto, oggi dichiarato insussistente dal Tribunale, l’Agenzia delle Entrate potrà procedere agli atti esecutivi nei loro confronti per una cifra stratosferica e irreale di oltre 400 milioni di euro, con ogni probabilità aggredendo la loro partecipazione nell’azienda. Abbiamo paura anche solo a pensare a quali possano essere le ripercussioni economiche e sociali».

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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